Attualità - 18 marzo 2024, 19:13

Cane ucciso nei boschi della Valle Arroscia, OSA: "Prima di gridare 'al lupo' attendere gli esami sulla povera bestiola"

L'Osservatorio Animalista chiede di non strumentalizzare a scopi elettorali. "Pericolo per un bambino? L'unico mangiato da un lupo si chiamava Cappuccetto Rosso. Ma era una favola"

Esprime "la partecipazione dei propri volontari al grande dolore del proprietario della cagnetta Neve, aggredita e uccisa nei boschi di Aquila d’Arroscia" ma, al tempo stesso, "chiede, prima di fare processi sommari, di attendere gli accertamenti dei Carabinieri Forestali o della Polizia Regionale per verificare se il colpevole sia davvero un lupo, o ad esempio un grosso cane di qualche cascina vicina".

E' quanto afferma l'OSA (Osservatorio Savonese Animalista) circa l'episodio raccontato sulle nostre pagine con la testimonianza e la preoccupazione del proprietario del cane sottolineando, nella sua nota, come quest'ultimo abbia "dichiarato di essere arrivato dopo e di non aver visto l’aggressore" e stigmatizzando quindi "gli interventi antilupo, ancora a cane caldo, di chi vuole cavalcare per motivi elettorali questa tragedia animale".

OSA ricorda poi "che in tutte le necroscopie effettuate su lupi trovati morti non è mai stata rilevata, nello stomaco, carne di cane o di gatto ma solo di cuccioli, ed anziani di cinghiale e capriolo".

E all’allarme, "peraltro comprensibile per lo shock, del proprietario della bestiola" che si domandava se ci fosse stato un bambino che sarebbe successo, rammenta che "l’unico bambino/a mangiato da un lupo si chiamava Cappuccetto Rosso. Ma era una favola".

Redazione