Attualità - 17 marzo 2024, 10:15

Il 17 marzo si celebra la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”

Istituita nel 2012, ha lo scopo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza, essenziali per la corretta e rispettosa convivenza civile, e riaffermare e consolidare l'identità nazionale attraverso la memoria civica

Oggi, 17 marzo, si celebra la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. Fu istituita il 23 novembre del 2012 con la legge n. 222, nella data della proclamazione dell'Unità d'Italia, a Torino, il 17 marzo del 1861.

La “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” ha lo scopo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza, essenziali per la corretta e rispettosa convivenza civile, e riaffermare e consolidare l'identità nazionale attraverso la memoria civica.

Con le seguenti parole, che costituiscono parte del testo della legge 17 marzo 1861 n. 4671 del Regno di Sardegna, aveva luogo la proclamazione ufficiale del Regno d'Italia:

"Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d'Italia.

Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861".

Il 21 aprile 1861 quella legge divenne la prima del neocostituito Regno d'Italia, il risultato di un percorso iniziato con un'Italia divisa in sette Stati, attraverso la Prima guerra d'indipendenza (1848-49), la Seconda guerra d'indipendenza (1859- 1861) e la spedizione dei mille (1860), e conclusosi con la proclamazione di Vittorio Emanuele II Re d'Italia.

Il processo di unificazione continuò con la Terza guerra d'indipendenza (1866), la seconda spedizione di Garibaldi verso Roma (1867) e l'annessione di Roma (1870). Infine, la vittoria nella Prima guerra mondiale (1915-1918) fece coincidere i confini geografici della Nazione – intesa come comunità di individui che condivide storia, lingua e cultura - con quelli dello Stato – inteso come entità che esercita la propria sovranità su di una comunità di individui all’interno di un territorio attraverso un ordinamento giuridico formato da istituzioni e norme giuridiche.

Il lungo e articolato processo storico costò innumerevoli vite umane, spesso giovani uomini e donne che donarono la propria esistenza per il bene comune dell’Unità e della Libertà del nostro Paese. Bene di cui oggi godiamo e che non va dato per scontato, ma da custodire e preservare gelosamente, per non rendere vanno il tremendo tributo di chi ci ha preceduto.

Redazione