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Politica | 14 marzo 2024, 08:27

Savona, ricorso al Tar per il rigassificatore. Calabria (Lega): "La giunta Russo non tiene in nessun conto il contributo dell'opposizione"

"Era evidente che la procedura derivasse dall'ente emittente, il Ministero competente tramite decreto governativo, quindi il Tar responsabile era quello del Lazio"

Savona, ricorso al Tar per il rigassificatore. Calabria (Lega): "La giunta Russo non tiene in nessun conto il contributo dell'opposizione"

"In più occasioni il sindaco Russo e la sua giunta hanno lamentato un clima pregiudiziale e non collaborativo da parte delle opposizioni rispetto a problematiche cittadine". Ad affermarlo è Giorgio Calabria, segretario cittadino Lega Salvini di Savona. 

"Ebbene come suol dirsi 'si predica bene, ma si razzola male', tra le tante occasioni esemplifichiamo con almeno due di queste: come nel caso del suggerimento da parte della minoranza di andare in contro alle lamentele dei cittadini in ordine al regolare fluire della mobilità, andando ad eliminare il non particolarmente significativo cambio di destinazione d'uso del tratto via dei Vegerio-Corso Italia". 

"Il secondo esempio, rappresentato dalla mancanza di rispetto istituzionale in occasione della segnalazione dell'erroneo indirizzo del ricorso al Tar della Liguria per il mancato inserimento del comune di Savona in Conferenza di Servizi del progetto rigassificatore, fatta da un consigliere come Manuel Meles, di cui tutti riconoscono preparazione e impegno civile", prosegue. 

"Al netto della legittimità di tale atto, era del tutto evidente, anche per chi avesse un minimo di cultura giuridica, che tutta la procedura discendesse dall'ente emittente, nel caso il Ministero competente su decreto governativo e per tanto il Tar responsabile era quello del Lazio". 

"Il non aver tenuto conto di ciò ha comportato perdita di tempo e di denaro pubblico, rilevando, tra l'altro, che anche nel campo delle manifestazioni contro il rigassificatore, si è preferito in manifestazioni pubbliche e partitiche, mettere l'accento più su mere questioni di comunicazione e procedurali, che su oggettive lacune in ordine tecnico e collocazione ambientali che derivano da una impostazione che ha avuto origine nel decreto del Governo Draghi, ampiamente supportato anche dal centrosinistra", conclude Calabria. 

Redazione

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