Dopo la sentenza del Tar, che si è dichiarato incompetente sul ricorso del Comune di Savona sul rigassificatore demandano il ricorso al Tar del Lazio, non sono mancate le reazioni politiche da parte dell'opposizione che aveva prospettato una risposta di questo genere che oltre a bocciare il ricorso obbliga il Comune a pagare le spese processuali.
Anche nel caso di Piombino, aveva sottolineato l'opposizione, il ricorso era proprio stato fatto al Tar del Lazio. Tra le reazioni politiche è arrivata quella di Fabio Orsi, consigliere del gruppo Pensiero Libero.Zero.
“Altro che gioia nel leggere questo esito, come qualcuno che difende l’indifendibile afferma, io sono arrabbiato nero – dice Orsi - Quando un territorio conduce una battaglia e compattamente si schiera dietro la propria amministrazione a cui chiede di far valere le proprie ragioni in giudizio, si aspetta che le proprie buone ragioni siano tutelate al meglio”. Orsia si era espresso in modo favorevole la decisione di Palazzo Sisto “di affidare ad un legale esperto, che non conoscevo, le nostre difese ma se questo è il biglietto da visita siamo messi malissimo”. “Non ho ancora letto le motivazioni – prosegue Orsi - ma l’articolo 135 del codice del processo amministrativo, senza giri di parole, afferma che la competenza sulle vertenze in materia di rigassificatori appartiene al Tar del Lazio non a quelli regionali”. Orsi cita proprio il caso del rigassificatore di Piombino che “appena discusso pendeva davanti al Tar del Lazio quindi era in corso un identico precedente, insomma non si poteva sbagliare”.
"Non è vero purtroppo che non cambia niente - dichiara Orsi - oltre che aver perso tempo in un momento cruciale, questa sentenza, che causa un danno economico vista la condanna alle spese legali, ha un pesantissimo costo di immagine, indebolisce il territorio e fa male a tutti coloro che nei comitati, nelle strade, in consiglio comunale (molti anche sconfessando apertamente la propria parte politica), si sono messi in prima fila contro il rigassificatore".
"Fornisce un segnale di confusione, debolezza e di scarsa qualità in capo a chi contesta il progetto - dichiara Orsi - e fa gioco a chi apertamente o in maniera nascosta, questo rigassificatore lo vuole. Ne esce l’impressione che abbiamo tanto abbaiato ma appena dovevamo iniziare a morsicare ci è saltata la dentiera. Eppure ci dicono che è tutto normale e non è successo niente".
"Abbiamo invece perso tempo e per ora parecchi soldi anche se voglio sperare che, essendo un palese errore tecnico del legale - conclude il consigliere comunale di PensieroLibero.zero - la Giunta non abbia il coraggio di portare il debito in consiglio comunale in quanto condannati alle spese legali, anziché chiederne conto al legale nominato, nel qual caso vorrebbe dire che riteniamo quanto accaduto pienamente normale, accettabile e condivisibile. Ritengo che su un ricorso così importante non si dovesse sbagliare una virgola e mi aspetto che qualcuno faccia mea culpa anziché spallucce".