"Nelle aree dell'ex cantiere navale si tenta di costruire una nuova città fatta prevalentemente di seconde case per ricchi. È questo di cui ha bisogno la città che c'è già? Noi pensiamo proprio di no". Lo afferma Mario Carrara, consigliere comunale di minoranza a Pietra Ligure, tornando sul tema legato alle aree ex cantieri Rodriquez.
"È dal 2014 che il progetto di risistemazione delle aree dell'ex cantiere navale è stato approvato e, dal 2015, è stata approvata definitivamente la sua convenzione urbanistica - prosegue Carrara - Quel progetto prevede, tra le cose più evidenti, un porto ed un piccolo cantiere navale, a compensazione dei cui costi, l'imprenditore attuatore avrebbe avuto la possibilità di costruire circa 200 nuovi appartamenti. Se oggi, adesso, domani mattina, chi ha le autorizzazioni volesse cominciare i lavori, potrebbe farlo senza aspettare nient'altro che i progetti esecutivi dei singoli edifici, di competenza del Comune. Nient'altro. Ma in dieci anni non hanno piantato un chiodo. Tutte le autorizzazioni relative a questo stesso progetto scadranno, a meno di qualche proroga, nel prossimo Gennaio 2025. Poi si dovrà ripartire da zero".
L'esponente di minoranza cita poi nuovamente le informazioni tratte da un recente articolo pubblicato sulla stampa locale di Bergamo: "Con sbigottimento e per puro caso, siamo venuti a sapere quali obiettivi la nuova proprietà bergamasca, subentrata al gruppo Colaninno, stia 'covando'. Ma non 'da sola', bensì con il coinvolgimento diretto del sindaco Luigi De Vincenzi. Si tratta, da quanto si è letto, al di là dei toni enfatici e propagandistici, della più consistente 'colata di cemento' della storia di Pietra Ligure, che se fosse attuata, supererebbe di gran lunga i peggiori esempi di 'devastazione' col cemento del territorio, di certi paesi della Liguria degli anni ‘60 o di certe periferie delle grandi città. Ecomostri giganteschi a forma di nave, sovrapposti trasversalmente uno all'altro e 'muri' di condomini di sei piani per innumerevoli nuovi appartamenti erano la cosa più sfacciatamente evidente. Verso questa ipotesi, ben illustrata da un rendering avveniristico reso di dominio pubblico dallo stesso articolo, forse, presumiamo, per invogliare i ricchi del nord a cominciare a fare un pensierino d'acquisto in questo nuovo 'paese delle meraviglie', il sindaco De Vincenzi ha manifestato tutto il suo apprezzamento, dichiarando che 'gli piace molto'; poi, spingendosi più in là, ha dichiarato che è 'allo stesso Comune' che l'operazione piaccia molto, pur non essendoci traccia, in Comune, di nessun deposito di nuovi progetti da parte della nuova proprietà. E pur mai, in questi ultimi anni, avendone informato il Consiglio comunale, che è competente nella materia dell'urbanistica e, conseguentemente, l'opinione pubblica di Pietra Ligure. Sta trattando da anni tutto in segreto".
"Dopo che, ultimamente, abbiamo 'svelato gli altarini', pubblicando anche per i cittadini liguri quanto De Vincenzi riservava solo ai bergamaschi, egli ha, con supponenza, minimizzato quella progettazione declassandola a: 'mero esercizio architettonico ormai datato e nulla più, rimasto sulla carta e che tale rimarrà' - osserva ancora il consigliere comunale - Ci chiediamo: ma perché queste cose le dichiara a noi solo dopo che abbiamo pubblicato l'articolo ed invece, anziché dire che il progetto 'gli piace molto', non le ha dichiarate allo stesso quotidiano? Perché anche a quel giornale, ma, soprattutto, ai nuovi proprietari che hanno disegnato progetti con queste belle idee 'cementizie' non ha dichiarato subito quello ha scritto di rimando ai nostri interventi, cioè: 'La nostra intenzione è far rispettare quanto previsto dal progetto definitivo, approvato nel 2014, senza un metro cubo in più'. Eppure nelle banali 'idee progettuali', negli innocenti 'meri esercizi architettonici' che abbiamo visto, i metri cubi in più sembrano migliaia ed i nuovi appartamenti sembrano diverse centinaia. E non abbiamo letto una parola di smentita da parte di De Vincenzi a quello che lui stesso ha dichiarato al giornale di Bergamo".
"Anzi - continua Carrara - lì ha rincarato la dose dichiarando, testuale: 'L’operazione è in uno stadio embrionale, ma è di nostro interesse per la molteplicità di funzioni che raggruppa e per la proposizione degli spazi, dall’hotel al centro benessere, dal verde al porticciolo agli appartamenti'. Quello che dichiara il sindaco è di una gravità incredibile perché, anziché ponendo dei punti fermi, limitando il massimo del consentibile a quelli che sono i termini del progetto approvato (già di per sé già di manica larga), apre, incoraggia la possibilità che tutti i 43 mila mq del cantiere vengano urbanizzati, più per soddisfare le mire speculative di chi ha fatto l'investimento finanziario, lasciandogli costruire, di fatto, su quelle stesse aree una vera e propria nuova città, che non, invece, per soddisfare le esigenze di avere degli ampi spazi di verde e servizi per la città che c'è già e di quegli spazi ha bisogno. Perché parliamo di 'una nuova città'? Ecco alcuni dati che parlano da soli; ad esempio, nelle intenzioni dei nuovi proprietari ci sono ben 6660 mq di nuovi esercizi commerciali. Per dar un'idea di ciò che voglia dire, basti pensare che la nuova Lidl in viale Riviera è di 1131mq. Questo significa che si potrebbero aprire lì ben 5,88 nuovi supermercati grandi come la Lidl, oppure aprire una miriade di nuovi negozi, presumibilmente di più di tutti quelli che sono rimasti in vita in tutto il centro di Pietra Ligure. Se pur la cosa può essere propagandata come nuove opportunità di lavoro, di certo deve anche interpretarsi come 'il colpo di grazia', la morte del commercio della città e la fine di coloro che ci lavorano, che già adesso fanno fatica a sopravvivere. 6660 mq di nuovi esercizi commerciali non sono numeri per una nuova città?".
"Sempre nelle intenzioni cementifiche propagandate, che 'piacciono molto' a De Vincenzi, leggiamo che verranno fatti appartamenti 'vendibili', anzi 'ben vendibili' a prezzi superiori a 5mila euro al mq. A parte il fatto che già a 5mila euro al mq ben pochi residenti pietresi che volessero comprare casa si potrebbero permettere prezzi del genere, abbiamo fatto una rapida indagine di mercato da cui abbiamo saputo che i prezzi sarebbero sì superiori, ma del doppio - prosegue il consigliere d'opposizione - Infatti si parla di vendite intorno ai 10mila euro al mq per gli appartamenti fronte mare; di 7/8mila euro al mq per quelli a vista monte. Cifre che suonano quasi come insulti per tutti quei pietresi che, con i prezzi impazziti, non trovano casa e devono emigrare nei paesi vicini di collina o di montagna per trovarne una a prezzi ragionevoli. È questo il tipo di sviluppo edilizio che vogliamo dare a quest'area? È questo quello di cui ha bisogno Pietra Ligure? A noi pietresi 'piace molto', come al sindaco De Vincenzi, che venga riempita di case così, che ben pochi pietresi si potrebbero permettere, un'area di cui questa attuale città di Pietra Ligure ha bisogno per servizi e spazi verdi?".
"Se azzardo che nell'area dell'ex cantiere si vuole costruire di sana pianta una nuova città, che non c'entra niente con l'attuale, basti pensare che mentre la sua superficie è di 43.000 mq, la superficie dell'intero vecchio centro storico, avvalendoci di Google Maps, è pari a 37.000 mq e tutto il centro di Pietra Ligure, dal casello ferroviario al fiume, è di 84.000 mq. E quanti sarebbero alla fine i nuovi appartamenti? L'articolo citato parla di 'soli' 120 nuovi appartamenti. Ma che non andrebbero a sostituire, bensì a sommarsi a quelli già concessi e previsti dal progetto approvato di Colaninno, cioè 200. Quindi, 120 più 200 fa 320, con un carico insediativo di quasi nuove 1000 persone, 960 per la precisione. Ma dai rendering pubblicati da loro e che comprendono ecomostri di palazzi a forme di nave, sovrapposti uno sull'altro trasversalmente, 'muri' di palazzate di cinque o sei piani, nonché il recupero edilizio dei vecchi palazzi del cantiere, gli appartamenti sembrano non solo 320, ma centinaia in più, destinati per molti abitanti in più rispetto ai soli 1000 programmabili. Ed il bello è che questa sarebbe una nuova città fatta prevalentemente di sole seconde case per ricchi. Un formicaio invivibile d'estate, che sconvolgerebbe la vita dell'attuale città, per trasformarsi in un mortorio desertico d'inverno".
"È questa 'l'idea progettuale' che 'piace molto' al sindaco De Vincenzi, che non ha mai smentito, e sulla quale ha trattato e sta trattando in gran segreto, senza sentire il bisogno di dare una minima informativa alla città. L'avrebbe, forse, probabilmente data, 'a cose fatte', dopo le elezioni, sperando in un loro esito favorevole per lui, ma presentandola come 'un fatto compiuto' altro che 'discuterla con la città', come ha dichiarato. Se l'avesse voluto fare, l'avrebbe già fatto, ma non l'ha mai fatto. Noi ci batteremo strenuamente in ogni sede possibile affinché questa colata immane di cemento sia scongiurata. Le aree dell'ex cantiere navale servono per verde, servizi e parcheggi per la città che c'è già. Per farne anche alberghi e case, ma con criterio. Su quelle aree non deve essere costruita una nuova città. Già, pur avendo votato il vecchio progetto approvato nel 2014, ne avevamo subito preso le distanze, opponendoci ad esso prima delle elezioni comunali del 2014, parlando apertamente contro quello che pur veniva presentato come 'l'ottava meraviglia del mondo', ma che si sta dimostrando, dopo 10 anni, inattuabile. Di quella nostra presa di posizione inequivocabile, 'poi' ne subimmo le conseguenze, elettoralmente parlando. La nostra posizione fu illustrata in una conferenza tenutasi al teatro cinema comunale, alla vigilia delle elezioni comunali; conferenza che è ancora visibile su YouTube: 'Mario Carrara sulle aree del cantiere navale' (foto nella gallery ndr)".
Il consigliere Carrara ha concluso rivelando che prossimamente spiegherà "le motivazioni per cui ci siamo opposti anche a quel progetto" e che è pronto a presentare una proposta per il futuro dell'ex cantiere: "Un punto fermo per dopo le elezioni".