"E’ inaccettabile che in un Paese civile possano essere aggrediti, continuamente, degli operatori sanitari mentre svolgono il loro lavoro al servizio di tutti, in particolare nei reparti di Pronto soccorso".
Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto in questa terza "Giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari", istituita dalla Legge 113 del 14 agosto 2020 per sensibilizzare la collettività sull’allarmante fenomeno delle aggressioni al personale sanitario.
"Purtroppo, anche in Liguria, dopo la pandemia da coronavirus, sembra che siano passati da ‘eroi’ a bersagli indifesi, in prima linea, nel mirino di violenti e sbandati - aggiunge il consigliere regionale - L’ultimo episodio di violenza è stato quello registrato ieri (11 marzo, ndr) al Galliera di Genova, dove una paziente che pretendeva di saltare la fila ha aggredito tre infermieri del Pronto soccorso".
"In Italia vengono denunciati circa 3.000 casi di minacce e aggressioni, spesso violente. La Liguria risulta tra le regioni più colpite, dopo Lombardia ed Emilia Romagna, registrando 331 casi di aggressioni fisiche o verbali nei soli primi 6 mesi del 2023 - ricorda Brunetto - In sintesi, si registrano due aggressioni al giorno ai danni di operatori sanitari liguri, in particolare donne che finiscono nel mirino di violenti o persone socialmente pericolose".
Da qui la proposta: "Bisogna cambiare rotta e occorre particolare tutela del personale sanitario perché svolge un servizio essenziale per tutti. In tal senso, auspico che venga destinato ulteriore personale delle Forze dell’ordine a difesa dei lavoratori dei presidi ospedalieri in prima linea nel nostro territorio" conclude Brunello Brunetto.