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Politica | 12 marzo 2024, 16:32

Interpellanza della Lista Toti per Savona: "Ridurre l'Imu sugli immobili dati in locazione per combattere il caro affitti"

I consiglieri chiedono un taglio dell'Imu su abitazioni come quelli concessi in comodato d'uso a parenti o date in affitto a studenti universitari

Interpellanza della Lista Toti per Savona: "Ridurre l'Imu sugli immobili dati in locazione per combattere il caro affitti"

Già c'è l'emergenza abitativa con affitti elevati e una sempre crescente difficoltà a trovare alloggi disponibili (ma il caro affitti riguarda anche il commerciale); in più le aliquote Imu fissate dal Comune sono elevate, spingendo i proprietari ad alzare gli affitti.

A questo proposito i consiglieri della lista Toti per Savona, Margarita Coppo e Piero Santi, hanno presentato un'interpellanza per chiedere alla Giunta Russo la riduzione dell'Imu su determinate classi di immobili, un po' seguendo la norma che prevede la riduzione dell'imposta a quei proprietari che affittano l'alloggio a canone concordato. Ad esempio le abitazioni che vengono affittate agli studenti universitari, per incoraggiare così i proprietari a mettere loro a disposizione alloggi di cui c'è carenza o di spazi dedicati ad attività commerciale.

Per le unità immobiliari ad uso abitativo di categoria catastale A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7 concesse in comodato d'uso gratuito ed utilizzate come abitazione principale da parenti in linea retta di primo grado ascendente e discendente, Coppo e Santi chiedono una riduzione dell'Imu al 4,6 % (a condizione che chi ha il comodato d'uso non sia titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale su più di un immobilene1 territorio nazionale e che il beneficiario vi risieda anagraficamente e dimori abitualmente nel1'immobile concesso in uso gratuito).

I due consiglieri della lista Toti per Savona propongono poi la riduzione al 7,0 per mille per gli immobili appartenenti alle categorie catastali C/l e C/3 che costituiscono beni strumentali nell'esercizio dell'impresa commerciale, del1'arte o delle professioni ed utilizzate direttamente dal proprietario o dal titolare del diritto reale ovvero locate per la medesima finalità.

Un'altra richiesta riguarda quella della riduzione al 9,6 per mille per “le unità immobiliari ad uso abitativo di categoria catastale A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7 concesse in locazione a canone libero - spiegano Santi e Coppo - locate come abitazione principale e/o concesse in locazione a studenti universitari e al 10,6 per mille per i fabbricati classificati nelle categorie catastali D/l, D/5 e D/8 (7,6 per mille quota di competenza statale e 3 per mille quota di competenza comunale) qualora costituiscono beni strumentati nell'esercizio dell'impresa ed utilizzate direttamente dal proprietario o dal titolare del diritto reale ovvero locate per la medesima finalità".

Elena Romanato

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