Eventi - 11 marzo 2024, 11:12

Savona, il 14 marzo la Consorzia celebra la "Madonna della colonna"

Sarà possibile scoprirne i "tesori" nella sacrestia della cattedrale

Nel periodo mariano la Cattedrale Nostra Signora Assunta offre i propri spazi a momenti di fede e cultura. Il 14 marzo è un giorno importante per la celebrazione di un evento che ha segnato la storia della città: il miracolo della "Madonna della colonna", avvenuto nel 1601. Nella navata di sinistra guardando l’altare è sita la cappella che custodisce l’icona di una Madonna col Bambino raffigurata su una colonna.

Come ogni anno per la ricorrenza dell’evento le consorelle della consorzia accoglieranno tutti coloro che per fede o interesse verso la conoscenza di un frammento di storia saranno interessati a partecipare alla celebrazione: alle ore 8 la messa sarà officiata dal rettore don Piero Giacosa, alle 18 dal vescovo Calogero Marino, quest'ultima seguita da un accompagnamento musical corale diretto dal maestro Paolo Venturino. In questa giornata le donne che fanno parte dell'associazione, già presente nell’antica cattedrale sul Priamar, apriranno la sacrestia rivelando quei tesori che hanno creato la loro identità.

Sarà possibile scoprire oggetti che documentano la loro storia e le attività di sostegno al popolo e osservare la "Tavola vecchia delle Matricole", su cui sono riportati i nomi delle donne appartenenti alle famiglie aristocratiche del tempo protagoniste dell’acquisizione della cappella. Si potrà ammirare il paliotto ricamato con fiori e frutta, che per l’occasione sarà posto sull’altare, e sarà curioso scoprire che dietro un anta lignea è presente la struttura muraria in mattoni pieni della vecchia chiesa francescana.

Potremo comprendere la simbologia della Madonna col Bambino, immagine di inizio Quattrocento, staccatasi miracolosamente da una colonna durante i lavori per la costruzione della nuova cattedrale. Molti altri tesori sapranno raccontarci queste donne che grazie alla loro passione e alla cura di questo luogo sanno conservare e trasmettere il "cibo" della cultura.

Redazione