Una calendarizzazione di incontri mensili con lo scopo di aggiornarsi sullo stato di avanzamento dei lavori, sulla tempestiva individuazione di soluzioni risolutive di eventuali criticità rilevate ed alla condivisione delle informazioni rilevanti da comunicare alla cittadinanza.
Questa la sostanziale decisione presa in merito al cantiere di via Sabazia a Vado Ligure per la rimozione del passaggio a livello che tanti disagi sta creando ai cittadini vadesi.
Il Commissario Straordinario Maurizio Gatto supportato dai responsabili dei servizi competenti ha infatti incontrato lo scorso 29 febbraio i referenti della committenza, della direzione lavori e dell’impresa esecutrice, per "le valutazioni di competenza in merito alle tempistiche di esecuzione dei lavori (con riguardo ai quali i recenti periodi di limitata operatività del cantiere dipendono dall’obbligo di attendere gli esiti delle verifiche per la preliminare bonifica bellica necessaria per procedere agli scavi nonché alle complesse attività necessarie per eliminare le interferenze con i numerosi sottoservizi presenti nell’area)".
"Particolare attenzione è stata rivolta ai possibili interventi di mitigazione dei disagi causati alla cittadinanza" viene spiegato dal comune vadese.
Dallo scorso gennaio era stata transennata l'area di collegamento tra la parte bassa e la parte alta della via con l'obbligo per le auto di girare in via Maestri del Lavoro.
Il piano di Rfi, gruppo di Ferrovie dello Stato, prevede infatti la realizzazione di una nuova rampa di collegamento stradale e di un nuovo percorso pedonale.
Oltre alla soppressione del passaggio a livello (chiuso per questioni normative e per l'aumento dei traffici dei mezzi) sarà creato un sottopassaggio ciclopedonale in via Italia con un'uscita a metà in via Maestri che collegherà via Cadorna con delle rampe per i disabili e sistemi di illuminazione e in uscita proseguendo su via Sabazia con una nuova rampa stradale a doppio senso di circolazione che approda sull'incrocio tra via Tecnomasio e via Ferraris, utile come sfogo della viabilità urbana.
Inoltre è previsto per il secondo lotto il montaggio delle barriere fonoassorbenti e il rifacimento dei binari di cui uno sarà allungato a 750 metri, come da standard europeo di riferimento, a pieno supporto dello sviluppo dei traffici ferroviari merci da e per il sistema portuale regionale. 36milioni di euro l'investimento previsto finanziato da fondi Pnrr, il cui completamento è previsto nel 2025.
E non stanno mancando le proteste degli abitanti sia per i problemi legati alla viabilità che per lo stop delle lavorazioni. A lanciare il grido d'allarme oltre a Vivere Vado che aveva posizionato anche uno striscione, anche lo Jema's Bar.