Politica - 08 marzo 2024, 08:54

Alassio, il sindaco Melgrati sulla Juventus: "Cancro dello sport italiano". È polemica

Un post Facebook del primo cittadino ha scatenato una serie di reazioni, tra queste quelle della Fondazione Jdentità Bianconera: "Gaffe clamorosa"

Marco Melgrati, sindaco di Alassio, non ha mai nascosto la propria fede calcistica. Il primo cittadino alassino è un noto tifoso dell'Inter e nei giorni scorsi attraverso il suo profilo Facebook ha pubblicato un post nel quale saluta quello che lui stesso definisce "un grande giornalista sportivo e grande interista oltre che amico mio"

Un riferimento rivolto a Maurizio Pistocchi, che ha recentemente contattato il primo cittadino alassino come confermato dallo stesso Melgrati sempre via social: "Ciao Marco, come va? Quando festeggiamo lo scudetto della seconda? Invitiamo anche Stefano, un abbraccio Maurizio Pistocchi - ha reso noto il sindaco di Alassio aggiungendo - accogliamo l’invito di Maurizio Pistocchi con la speranza di averlo ai Matetti per poi presentare in piazza il suo nuovo libro Juventopoli… per non scrivere Rubentopoli… un libro che racconta 30 anni di furti, vergogna, irregolarità contabili che avrebbero portato la Rubentus a ricominciare dai dilettanti se non fossero sempre protette dalla 'casta'… e ora qualcuno per un rigore che si poteva non dare ma a termini di regolamento ci vuole paragonare al cancro dello sport italiano degli ultimi 30 anni (per non andare più in là)…".

Parole, quelle di rivolte contro la Juventus, che hanno sin da subito fatto discutere provocando diverse reazioni. In primis quella della Fondazione Jdentità Bianconera, un organo istituzionale di difesa e garanzia dei diritti del tifoso della Juventus, formato da un Team composto da 12 professionisti dell’ambito legale, della comunicazione e dell’imprenditoria, che ha già intrapreso diverse azioni legali per difendere il buon nome della Società di fronte ad attacchi mediatici, strumentalizzazioni e cattiva informazione.

"Il primo aggettivo che ci viene in mente è surreale - commentano dalla fondazione in una lettera inviata allo stesso Melgrati - Un elemento continua a deluderci: ancora una volta stiamo parlando di una persona di rilievo e con un’importante carica pubblica, un rappresentante del popolo e delle istituzioni. Nuovamente dal mondo della politica un’altra gaffe clamorosa. Oltre il dispiacere vogliamo sempre precisare che non ci interessa mai la fazione, quando l’errore viene commesso non c’è colore che tenga, l’unico è quello del cartellino rosso che come Fondazione inviamo loro. Il sindaco è una di quelle cariche pubbliche che rappresenta tutti noi, in maniera trasversale. Non può con le sue parole offendere una parte del suo elettorato".

"L’aver sdoganato l’associazione rubare-Juventus è un qualcosa che non accettiamo più - proseguono da Jdentità Bianconera - È un malcostume talmente forte che penetra in ogni angolo della società sportiva prima e civile poi". E ancora: "Tralasciando i contenuti del libro, sui cui avremo modo di approfondire poi, il passaggio della 'casta' è meraviglioso. Questa presenza superiore che ci protegge e ci fa da scudo. Questa ennesima accusa del dottor Melgrati è altrettanto grave, perchè suppone che vi è chi manovra dei fili per difendere sempre e comunque la Juventus. Una casta talmente forte, che fa passare impunita il poter definire un qualcosa 'cancro dello sport italiano'. L’utilizzo di una malattia, di un qualcosa di così forte è grave è forse la parte più irrispettosa di tutto lo scritto".

"Non bisogna inoltre dimenticare che la Juventus è una società quotata in borsa. Un carica istituzionale non può permettersi di parlare così di un’azienda. I risvolti ed i rischi sono enormi. Non solo liberi cittadini, ma anche potenziali investitori vengono toccati dal post. In poche righe una denigrazione totale per la società Juventus Fc" concludono dalla Fondazione, auspicando che "tali avvenimenti non si ripresentino più e che i toni tornino ad essere civili e sereni".

In risposta, il sindaco Melgrati ha minimizzato: "Incredibile - il commento ancora una volta affidato ai social - io vengo da anni sfottuto dai tifosi bianconeri (cartonato, prescritto ecc…) e questa fondazione chiede spiegazioni al comune per un post sul mio profilo privato di Facebook. Ma questi non hanno niente da fare???".

Nel frattempo numerosi sono stati i commenti sotto i post del sindaco di Alassio, tra quelli di tifosi juventini infuriati e quelli di chi ha manifestato solidarietà nei confronti del primo cittadino.