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Attualità | 06 marzo 2024, 17:20

Grande partecipazione a Garlenda all’incontro con il vicepresidente Piana e “Antiche Vie del Sale” (FOTO e VIDEO)

In platea sindaci e associazioni del comprensorio che fanno parte del progetto di marketing territoriale “Valore di fare rete”

Grande partecipazione a Garlenda all’incontro con il vicepresidente Piana e “Antiche Vie del Sale” (FOTO e VIDEO)

L’estensione del piano di promozione nel Levante Ligure e l’attenzione crescente alle attività outdoor, in particolare hiking e mountain bike, insieme alle relative strutture e servizi (hotel certificati, guide ambientali escursionistiche, accompagnatori di mountain bike, negozi per noleggio attrezzatura e blog inerenti gli itinerari con una vera e propria redazione diffusa sul territorio). Queste e altre tematiche al centro dell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio odierno (6 marzo) nella sala del consiglio comunale di Garlenda, organizzato dal vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana  con l’Associazione Antiche Vie del Sale presieduta da Alessandro Navone. In platea, grande partecipazione da parte di sindaci e associazioni del comprensorio che fanno parte del progetto di marketing territoriale “Valore di fare rete” volto a valorizzare le attrazioni della zona per affermarne la destinazione sui mercati d’interesse.

 

"Siamo finalmente giunti a fare un bilancio su un progetto di rilievo, che ho voluto in qualità di assessore e sviluppato insieme ai tecnici dell'agenzia In Liguria - ha detto il vicepresidente regionale e assessore Alessandro Piana - Si tratta di un progetto di marketing territoriale che sfrutta una delle nostre peculiarità uniche: le Antiche Vie del Sale, strade che uniscono una serie di arterie importanti, le quali hanno storicamente contribuito alla prosperità del nostro territorio".

"Le rotte commerciali con altre regioni e nazioni, tracciate con fatica dai nostri predecessori, sono oggi più accessibili - ha sottolineato Piana -. Il nostro compito ora è individuare i finanziamenti necessari per riportare queste vie all'attenzione di un pubblico sempre più interessato alla riscoperta di queste realtà. Il nostro obiettivo è puntare sul turismo esperienziale e sostenibile, che valorizza le piccole opere d'arte presenti nelle nostre valli, sia sulle Alpi che sugli Appennini".

Ha quindi ricordato l'assessore Piana: "Queste vie hanno facilitato gli scambi commerciali nei secoli passati, consentendo al nostro territorio di scambiare prodotti con realtà come la Lombardia, il Piemonte e anche la vicina Francia. Il commercio del sale, in particolare, è stato un elemento di notevole importanza e inclusività, permettendo lo scambio di merce come carne e formaggi. Questo è particolarmente significativo per l'economia locale e oggi, facendo un bilancio, vediamo coinvolte 35 aziende e 60 strutture ricettive. Vogliamo ampliare la nostra offerta attorno a queste piccole realtà, permettendo la nascita di nuove aziende e strutture ricettive, creando così opportunità di lavoro per i giovani e consolidando il presidio sul territorio".

“Importante passaggio oggi  con i sindaci, con Regione Liguria, con Enti pubblici e privati – aggiunge il presidente dell’Associazione Antiche Vie del Sale Alessandro Navone – in cui abbiamo poggiato le basi di una governance sempre più condivisa ed efficace. La sfida ora è quella di impegnarci tutti con senso di responsabilità perché questo progetto possa proseguire con respiro pluriennale in una logica di integrazione e collaborazione tra pubblico e privato per diventare un territorio sempre più rilevante ed attrattivo dal profilo turistico  e storico-ambientale”.

 

"ll coordinamento dell'offerta turistica fa parte degli obiettivi del nostro piano strategico, costruito partendo proprio dalle esigenze espresse dai territori - spiega Matteo Garnero, direttore generale dell' agenzia di promozione e marketing territoriale, In Liguria -. Siamo quindi al lavoro per fornire il supporto necessario per sistematizzare le "experience" già esistenti, organizzare lo sviluppo del prodotto turistico, rendere sempre più distintiva l’offerta esperienziale e sviluppare maggiormente la sinergia tra i Comuni e gli operatori aggregati che lavorano in rete,  accompagnandoli nel percorso di promo-commercializzazione dell’offerta".

Maria Gramaglia

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