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Sanità | 05 marzo 2024, 14:57

Sempre meno medici di famiglia, nei distretti sanitari della provincia ne mancano 31

La professione del medico di medicina generale è sempre meno attrattiva per i giovani laureati. C'è anche anche carenza di 32 medici per l'assistenza primaria. Va meglio per i pediatri, solo due posti vacanti

Sempre meno medici di famiglia, nei distretti sanitari della provincia ne mancano 31

Il territorio con più problemi è quello del Distretto Savonese, dove mancano 10 medici di medicina generale. Poi viene quello del Finalese dove sono necessari 8 medici e infine 7 nel Distretto Albenganese e 6 in quello Valbormidese. Due invece le carenze per i pediatri (1 ad Alassio e uno ad Albenga) ma ci sono anche problemi per coprire 32 incarichi di assistenza primaria ad attività oraria ( 24 ore).

Se si vuole fare una somma sono 65 posti vacanti per la medicina territoriale. Questi nel dettaglio i posti da coprire: Distretto Albenganese : 2 medici ad Albenga (uno dei quali con obbligo di apertura di studio secondario nei comuni di: a scelta tra i Comuni di Caprauna e Comune di Alto, Comune di Castelvecchio di Roccabarbena, Comune di Castelbianco) e 1 medico rispettivamente per Andora, Ceriale. Laigueglia, Ortovero, Villanova.

Nel Finalese manca 1 medico a Borgio, 1 a Borghetto e 1 a Finale, 2 a Loano e 1 a Noli con obbligo di apertura di studio secondario presso il Comune di Vezzi Portio , 2 a Pietra Ligure. Nel Distretto delle Bormide mancano 1 medico a Altare, 1 a Bardineto, 1 a Carcare, 1 a Cengio, 1 a Mallare e uno a Roccavignale.

Infine per il Distretto Savonese ad essere in maggiore sofferenza è proprio la città capoluogo dove sono 6 gli incarichi vacanti, 1 ad Albisola Superiore e 1 a d Albissola Marina e 1 a Varazze. Le vacanze dei 32 posti a 24 ore settimanali sono distribuiti in tutti i distretti ma con punte più alte a Savona.

Uno dei problemi è che la professione del medico di medicina generale ès sempre meno attrattiva per i giovani medici. Tanti i motivi, l'eccessiva burocratizzazione, un rapporto con i pazienti sempre più difficile e con meno tutele.

“A fine mese pubblicheremo i posti vacanti ma non credo che riusciremo a coprirli tutti – spiega Luca Corti Direttore della struttura complessa della medicina di base – Alla scuola di specialità erano disponibili 90 posti ma gli iscritti sono solo 45 e i corsi riguardano tutta la regione. Una volta i medici venivano anche da altre regioni ma ora non è più così. Per il futuro si parla di un aumento della pletora medica e tra una decina di anni i medici saranno in soprannumero, ma ora siamo in sofferenza ed è un problema che riguarda tutto il territorio nazionale. Molto dipenderà anche dalla riorganizzazione della medicina territoriale”.

Elena Romanato

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