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Attualità | 29 febbraio 2024, 07:58

Dopo 4 anni ritorna il 29 febbraio

Storia, curiosità e credenze sul giorno più ballerino dell’anno

Dopo 4 anni ritorna il 29 febbraio

Un giorno che non c’era e oggi c’è. Il 29 febbraio è da annotare sull’agenda e poi cancellare fino al 2028. Perché, come tutti sanno, questa data, simbolo dell’anno bisestile ci viene a trovare ogni 4 anni. Perciò conviene approfittarne e sfruttare in pieno queste 24 ore in più, magari per fare quella cosa sempre rimandata.

Se fosse un animale, il 29 febbraio sarebbe un ranocchio ballerino precario che salta in mezzo agli altri due compagni, che altro non sono che i suoi vicini di data assunti a tempo indeterminato, ovvero il 28 febbraio e il 1° marzo (bello il doodle di Google al riguardo). Lui infatti è proprio frutto di un salto, perché per il calendario gregoriano esiste l’anno bisestile, con un’alba in più, creato al fine di evitare uno slittamento delle stagioni.

La storia

Già nel calendario Giuliano gli antichi romani avevano capito che era necessario aggiungere un giorno per regolare le stagioni: lo facevano dopo il 24 febbraio cioè nel sexto die ante Kalendas Martias, il sesto prima delle calende di marzo, che diventava bis sexsto. Fu nel 46 a.C. che Giulio Cesare introdusse ufficialmente le nuove 24 ore per pareggiare i conti con le sei che rimanevano in più, secondo i calcoli dell’astronomo Sosigene di Alessandria. Qualche secolo più tardi arrivò papa Gregorio XIII che con la bolla papale del 1582 Inter gravissimas eliminò di botto tre anni bisestili all’inizio del secolo, perché con quello slittamento in avanti la Pasqua rischiava di essere celebrata in estate.

I conteggi astronomici

Mantenendo sempre 365 giorni, si accumulerebbe un giorno di ritardo ogni 4 anni. Per essere precisi: trascorsi 365 giorni, ne rimangono ancora 0,24219, vale a dire quasi sei ore da passare prima che la Terra torni esattamente sulla linea dell’equinozio. A conti fatti per l’esattezza dovremmo aggiungere quasi un giorno (la percentuale che manca è pari a 0,96876) che viene arrotondato a 24 ore complete. Ecco perché in alcuni periodi della storia l’anno bisestile non c’è: accade quando quei 10 minuti annuali che rimangono dalla compensazione si sommano e vengono tolti dal conteggio. Il 29 febbraio per la sua particolarità è stato anche scelto come data simbolica per celebrare la Giornata mondiale delle malattie rare. E a Bologna si festeggia l’Error Day.

Le curiosità

Nel mondo anglosassone l’anno bisestile viene definito proprio “Leap year”, anno del salto. Le date dopo il 29 febbraio vengono spostate di due giorni della settimana più avanti invece di uno solo rispetto all’anno passato. Inoltre esiste una tradizione legata a San Patrizio secondo la quale il 29 febbraio le ragazze possono chiedere al fidanzato di sposarle. Se lui non accetta deve pagare un pegno, ovvero regalarle 12 paia di guanti. Uno al mese: servono per nascondere la mano della fidanzatina rimasta ancora senza anello.

Le credenze

Per quanto riguarda la definizione di “anno bisesto, anno funesto” si fa risalire alla tradizione degli antichi Romani di dedicare il 29 febbraio ai defunti. E durante il Rinascimento si era convinti che i bisesti fossero nefasti per le greggi e la campagna e portassero epidemie. Ci sono anche altri detti meno conosciuti come “anno bisesto tutte le cose van di traverso”, “anno bisestile chi piange e chi stride”. Alcuni lo chiamano anno della balena, perché pare che questa partorisca solo ogni quattro anni.

Il Santo

Il 29 febbraio si festeggiano: Sant’Augusto Chapdelaine, Sant’Ilario papa, Sant’Osvaldo di Worcester (vescovo), Beata Antonia di Firenze (badessa). Negli anni non bisestili vengono aggregati ai santi del giorno prima. Curiosità: tra i nati il 29 febbraio troviamo Gioacchino Rossini (1792) e Alessandro Farnese (1468) che sarebbe diventato papa Paolo III del Concilio di Trento.

Compleanni

Il classico interrogativo è: quando festeggia il compleanno chi nasce il 29 febbraio? La risposta è semplice: il giorno prima o il giorno dopo, è una scelta. Salvo poi festeggiarlo il 29 febbraio ogni quattro anni. In genere negli anni non bisestili i cosiddetti leapers (come appunto vengono chiamati in inglese) se sono nati il 29 febbraio prima delle 12 festeggiano il 28 febbraio, mentre coloro che sono nati dopo le 12 scelgono il primo marzo, sotto il segno dei Pesci.

Silvia Gullino

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