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Politica | 27 febbraio 2024, 11:53

Depurazione a Pietra, Carrara risponde a De Vincenzi: "La mozione sul tema presentata quando le elezioni erano ancora lontane tre anni"

Il consigliere di minoranza replica alle accuse di strumentalizzazione elettorale e attacca: "Al sindaco non interessa che i suoi concittadini siano tartassati ingiustamente"

Depurazione a Pietra, Carrara risponde a De Vincenzi: "La mozione sul tema presentata quando le elezioni erano ancora lontane tre anni"

Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi di Luigi De Vincenzi, sindaco di Pietra Ligure, sulla depurazione delle acque a Pietra Ligure e in Val Maremola, ecco un nuovo intervento del consigliere di minoranza Mario Carrara.

"Sconcerta leggere le recenti dichiarazioni del sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi sul tema della depurazione a Pietra Ligure - commenta l'esponente di minoranza - Infatti, egli ha emesso un comunicato tutto scritto in 'politichese tecnico', parlando così difficile probabilmente per dare l'apparenza di dire qualcosa di autorevole dall'alto della sua carica, ma scrivendo frasi fumose e contorte che non riescono a dire assolutamente niente di nuovo. Infatti, come non ci stanchiamo di ripetere, i problemi  conseguenti alla mancata depurazione nella zona di Pietra Ligure e Val Maremola sono divisi nettamente in due. Il primo, riguarda le strutture per la depurazione: in primis, la mancanza di un collegamento tra il territorio pietrese ed il depuratore di Borghetto; quindi l'esigenza di adeguare la capacità dello stesso depuratore di Borghetto a depurare le acque dei nuovi liquami in arrivo. Questo è un tema da risolversi a livello delle istituzioni, specie comunali, e di sindaci come De Vincenzi che, nonostante le tante chiacchiere fatte in questi anni, non sono riusciti a tirare fuori un ragno dal buco". 

"Infatti - prosegue Carrara - è stato ormai appurato che il mutuo di oltre 22 milioni di euro, acceso fin dal 2008, che sarebbe dovuto servire anche per fare il collegamento tra Pietra ed il depuratore di Borghetto, si è dissolto, essendo stato utilizzato per fare altre cose, ma non quell'opera; il nuovo stanziamento di 5 milioni, per fare l'opera stessa, suddiviso in due cespiti, di cui un nuovo mutuo di 1,5 milioni, più un'entrata di 3,5 milioni, derivante dall'aumento delle tariffe dell'acqua, concordato e fissato nel 'Protocollo d'intesa' tra i Comuni e le Società idriche, non è stato finanziato. Ciò perché la Servizi Ambientali non ha trovato sul mercato finanziario chi le accordasse un mutuo, essendo essa in passivo; inoltre, quegli aumenti tariffari dell'acqua, di ben il 53%,  anziché non essere applicati (come sarebbe stato giusto) visto che erano vincolati ad uno scopo preciso, e che erano stati concordati proprio con i Comuni (tra cui De Vincenzi) per fare il collegamento fognario, sono stati invece imposti praticamente da subito agli utenti e utilizzati dalla Società per fini contabili interni. De Vincenzi descrive quelli che, secondo lui, sarebbero i suoi meriti, ma, vista la situazione, cosa ha fatto in questi anni per avere dei risultati concreti, visibili  al riguardo? Ha detto che lui e gli altri Sindaci hanno fatto: '...azioni concrete come l’incarico affidato ad un legale di fiducia a tutela di quanto deliberato…'. Ebbene: con tutte le inadempienze da parte della Servizi Ambientali e che lui stesso le attribuisce, quali azioni giuridiche e giudiziarie ha effettivamente intrapreso nei suoi confronti quel legale di chiara fama su mandato del sindaco De Vincenzi e degli altri? Azioni, peraltro, proprio previste dal Protocollo d'intesa sottoscritto? Risposta: nessuna. Quindi, per questo primo aspetto, che riguarda le strutture, si ribadisce la domanda: al di là delle chiacchiere, in tutti questi anni quali risultati concreti ha ottenuto?".

Il consigliere Carrara evidenzia poi come il sindaco pietrese nel suo ultimo intervento non si sia espresso in merito "al fatto che, il 70% dei cittadini di Pietra Ligure è obbligato a pagare nelle bollette dell'acqua i costi per un servizio di depurazione che non viene effettuato". "Da notare che in tutta la sua lunga nota rilasciata per 'fare chiarezza', De Vincenzi la parola 'bollette' non l'ha scritta una sola volta - spiega ancoraNon una volta sola ha fatto cenno alla situazione di vera ingiustizia per i cittadini costretti a pagare da anni la depurazione di cui non usufruiscono".

Carrara continua sostenendo come al primo cittadino non sembri interessare "che i suoi concittadini siano tartassati ingiustamente" ribadendo come "sia stato, in questi anni, dimostrato da tutte le pronunce della giurisprudenza ai massimi livelli che se il servizio di depurazione biologica non viene fatto, esso non deve essere richiesto in pagamento nelle bollette e, qualora i cittadini l'avessero pagato ugualmente, hanno diritto ad averne restituiti gli importi pagati, fino a dieci anni addietro". "Fa specie leggere che egli, mentre si vanta dei meriti che si autoattribuisce, il 30 luglio 2021 non solo ha detto di no alla mia mozione che chiedeva di togliere i costi della depurazione dalle bollette, ma è andato oltre, dichiarando che la 'depurazione si deve pagare lo stesso, anche se non viene fatta, bastando l'esistenza di un semplice progetto' quando ormai tutti sanno che queste cose non sono vere".

E sulle accuse di strumentalizzazione elettorale, la replica del consigliere non viene meno: "Per De Vincenzi tutto quello che non corrisponde a quello che vuole lui, o, quando lui è in difficoltà o è incapace di dare risposte, quello che dicono gli altri è solo roba elettorale e strumentalizzazione! Eppure la Mozione, che chiedeva di togliere i costi della depurazione dalle bollette dell'acqua, Mario Carrara l'ha presentata ben il 3 giugno 2021! Quando le elezioni erano ancora lontane tre anni! E non è solo 'da adesso', ma sono già tre anni che con sempre maggiore cognizione insistiamo su questo tasto, convinti che vi siano tutti i diritti per vedere i costi della depurazione tolti dalle bollette e rimborsati i soldi già pagati".

 

Redazione

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