Luigi De Vincenzi, sindaco di Pietra Ligure, interviene sulla questione legata ai costi in bolletta per la depurazione. Un tema ampiamente dibattuto in Val Maremola, con una serie di interventi da parte del consigliere di minoranza pietrese Mario Carrara.
"Visto le notizie a mezzo stampa apparse negli ultimi giorni e l’associazione che viene fatta tra situazioni ben differenti relative ad altri Comuni solo per un uso strumentale a fini elettorali, riteniamo opportuno fare nuovamente chiarezza sullo stato della depurazione relativa alle utenze del Comune di Pietra Ligure, anche alla luce delle precisazioni fornite da Servizi Ambientali, gestore del servizio idrico integrato - esordisce il sindaco di Pietra Ligure - Premesso che deve essere sfuggito che la situazione odierna non è cambiata rispetto al 2016 quando l’allora Sindaco Valeriani annunciava l’avvenuto completamento del collegamento di Pietra Ligure al depuratore consortile di Borghetto Santo Spirito, specifichiamo quanto segue: il territorio a ponente del rio Ranzi fino al confine con il Comune di Loano, viale Riviera (zona campeggi e residence) e l’80% della frazione Ranzi è allacciato direttamente al depuratore comprensoriale di Borghetto Santo Spirito, con tanto di Bandiera Blu per quanto riguarda gli arenili; tutti i restanti reflui generati sul territorio del levante pietrese, nonché la parte residua della frazione Ranzi compresi quelli provenienti da Tovo San Giacomo e Giustenice, convergono alla stazione di pompaggio di via Crispi dalla quale vengono gestiti i flussi direttamente verso l’impianto depurativo di Borghetto Santo Spirito oppure, in base al carico, verso l’impianto di depurazione comunale, dove sono gestiti dal sistema di vasche e gradualmente inviati all’impianto borghettino. Solo l’eccedenza rispetto alla capacità massima della rete viene sottoposta in loco a trattamento di depurazione primario avanzato (consistente nella grigliatura, dissabbiatura e disoleatura) e solo successivamente scaricata in mare a 1400 metri di distanza dalla costa e ad una profondità di circa 50 metri".
"Sottolineiamo che è dall’inizio del nostro mandato amministrativo che, insieme ai Comuni della Val Maremola e di Borgio Verezzi, surrogando all’inerzia di Provincia di Savona, Ente di Governo dell’ATO Centro Ovest 1 e APS Spa, gestore del servizio idrico integrato, esercitiamo continue pressioni su Servizi Ambientali per avere garanzie in merito al completamento del sistema depurativo, attraverso reiterate richieste, lunghe trattative e azioni concrete come l’incarico affidato ad un legale di fiducia a tutela di quanto deliberato, a più riprese, dagli organi preposti in merito all’adempimento delle azioni necessarie al completamento del progetto del totale conferimento dei reflui del nostro comprensorio all’impianto di depurazione di Borghetto Santo Spirito - prosegue il primo cittadino - Appare utile puntualizzare che il nostro Comune nel dicembre 2016 ha trasferito le competenze del Servizio Idrico Integrato, come da normativa vigente, al gestore pubblico dell’Ambito Territoriale Ottimale Savonese, facendo seguito all’affidamento a Servizi Ambientali dei servizi di fognatura e depurazione sin dal 2009. Pertanto, ad oggi, le relative competenze appartengono alla Provincia di Savona, come in altri settori quali i rifiuti e il trasporto pubblico".
"Quanto detto finora non esime Servizi Ambientali dalle sue gravi responsabilità, portate avanti in questi ultimi anni, del non aver operato in tal senso e di aver consapevolmente scelto di privilegiare il collegamento del Comune di Albenga (in infrazione comunitaria) a scapito dei Comuni soci della stessa. Il principale e reale timore dei Sindaci del nostro territorio deriva dal fatto che, come si può comprendere anche dagli articoli apparsi in questi giorni sui quotidiani, si continui a dare priorità ad altre realtà, lasciando che situazioni transitorie diventino definitive, con il rischio concreto di potenziali criticità sul nostro territorio" osserva ancora De Vincenzi.
"Ciò posto e precisato, riteniamo veramente inopportuno che per motivi esclusivamente elettorali si strumentalizzi una vicenda complessa su cui i Comuni di Pietra Ligure, della Val Maremola e Borgio Verezzi si stanno impegnando assiduamente e da tempo per vedere finalizzati gli investimenti fatti nell’ultimo decennio dai loro cittadini e riconosciuti i diritti da essi derivanti, riducendo un iter complicato con in campo molteplici protagonisti, posizioni e vicissitudini, ad una interpretazione semplicistica che, nella foga di fustigare ipotetici malcostumi, crea un danno di immagine non indifferente al paese e alla sua economia, svalorizzando un bene prioritario come la qualità delle acque del nostro mare che ARPAL ha classificato eccellenti per ogni giorno di tutta la scorsa estate. Ai fini della sacrosanta chiarezza dovuta alla cittadinanza, ci auguriamo che d’ora in poi le informazioni fornite siano precise e corrette e non il frutto del fare di tutta un’erba un fascio" conclude il sindaco di Pietra Ligure.