La panchina viola dopo qualche mese di discussioni è realtà.
Questo pomeriggio è stata inaugurata in Piazza Giulio II alla presenza del presidente della Rete L'Abuso Francesco Zanardi e il consigliere comunale Aureliano Pastorelli.
“Indubbiamente un grande pregio per la Città di Savona che per la prima volta non 'adotta' una delle tante e diffuse iniziative di contrasto e sensibilizzazione. Questa volta è invece promotrice di una nuova iniziativa ‘La panchina viola contro gli abusi sessuali su minori e persone vulnerabili’ destinata ad allargarsi in tutto il Paese - dice Zanardi - Savona che ha visto nascere 13 anni fa nel piccolo capoluogo ligure quella che oggi è la più grande organizzazione italiana a livello internazionale in tutela delle vittime di violenza sessuale da parte delle Confessioni religiose. La Rete L’Abuso, attiva in tutta Italia con i suoi sportelli. Riconosciuta presso le Nazioni Unite, negli anni ha più volte redatto report considerati dai vari oragani Sovrannazionali. Associazione che nei decenni ha contribuito a dare vita ad altre importanti realtà promotrici dell'iniziativa come ECA Global Justice Project, fondata e presentata nel 2018 a Ginevra, oggi presente in 42 paesi nel mondo. Il Coordinamento Italy Church Too fondato nel 2022, promotore dell'iniziativa che raccoglie varie realtà sul territorio italiano”.
“Un tema importante quello veicolato dalla Panchina viola, come quello della violenza sulle donne, contro il bullismo e via dicendo – spiegano da Rete L'Abuso - Temi che purtroppo la stessa cronaca documenta siano nei fatti poco sentiti, tanto da produrre ancora oggi troppe vittime anziché tanta prevenzione. Spesso dimentichiamo che gli occhi e gli orecchi della Giustizia sono quelli della coscienza civile dei cittadini”.
“Un dato purtroppo indiscutibile e significativo, come il fatto che quella di Savona sia la prima iniziativa in Italia sul tema. Abbiamo provato a cercare, prima di creare l’iniziativa eventuali altre simili, purtroppo non trovando praticamente nulla sul tema, in questo Paese ancora troppo imbarazzante perché se ne parli costruttivamente. Probabilmente perché i bambini non si lamentano quanto le persone vulnerabili - sottolineano -e quindi forse nessuno aveva mai pensato a dare voce anche quei bambini e quelle persone vulnerabili" concludono.
L'iniziativa vede le adesioni anche dei Comuni di Spotorno e Quiliano.
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