"D’ora in poi mi dedicherò ad arrampicare e alla mtb, lasciando ai giovani l’incombente lavoro di chiodare, il mio contributo all’espansione dell’arrampicata a Finale finisce con queste due falesie".
Così, con queste parole riportate dal sito specializzato nel settore up-climbing.com, uno dei più noti "chiodatori" Giorgio Delfino annuncia il suo ritiro dalle scene nell'attrezzare per l'arrampicata le pareti di uno dei comprensori da sempre tra i più conosciuti in Italia e nel mondo.
Si chiamano Falesia del Capricorno e Falesia del Leone le ultime due vie aperte da Delfino, composte da una trentina di tiri di difficoltà media con chiodatura ravvicinata e quindi con particolare attenzione ai principianti.