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Eventi | 21 febbraio 2024, 14:39

La battaglia per la libertà delle donne in Iran sbarca a Finale con l'autrice Nasim Eshqui

Nel nuovo appuntamento di "Finale Aperto - Dibattiti sul presente", alla libreria CentoFiori, il focus sul libro "Ero roccia, ora sono montagna"

La battaglia per la libertà delle donne in Iran sbarca a Finale con l'autrice Nasim Eshqui

Sarà una delle donne simbolo del moderno empowerment femminile, figura ispiratrice per determinazione, coraggio e impegno nel promuovere i diritti delle donne, ma anche molto legata al contesto outdoor finalese, la protagonista del prossimo appuntamento di sabato 24 febbraio, alle ore 18, presso la libreria CentoFiori di via Ghiglieri, della serie di incontri del ciclo "Finale Aperto - Dibattiti sul presente".

Nasim Eshqi, unica alpinista professionista iraniana, nota per l’apertura di oltre cento nuove vie tra Europa e Medio Oriente, a parlare del suo romanzo "Ero roccia, ora sono montagna. La mia battaglia per la libertà delle donne in Iran e nel mondo" (Garzanti) in dialogo con il sindaco Ugo Frascherelli e, nell'occasione, con la proiezione di un estratto del film "Climbing Iran" di Francesca Borghetti, dedicato proprio a Nasim.

Nata a Teheran il 21 marzo 1982, primo giorno di primavera, Nasim è cresciuta sotto l'oppressione del governo iraniano nello stesso modo in cui un fiore sboccia nel deserto. D'altra parte il suo nome significa «brezza», e della brezza lei condivide lo spirito indomito e libero.

"Ero roccia, ora sono montagna" è il racconto della sua vita, da bambina ribelle con la passione per le arti marziali e il desiderio di diventare un ragazzo, a giovane donna innamorata della natura e alla costante ricerca della propria identità. Nasim ricorda gli anni dell'infanzia, le prime arrampicate, i divieti e le ritorsioni subite da parte della polizia morale, ma soprattutto ripercorre le molte nuove vie che ha aperto sulle montagne di Iran, Armenia, Georgia, India ed Europa.

Dopo le rivolte del 2022 e la stretta del regime, ha deciso di esporsi in prima persona dando voce, attraverso i suoi social network, a tutte le donne vittime di soprusi. Per farlo ha dovuto sacrificare tutto ciò che aveva costruito nella sua terra, ma la forza di credere in sé stessa e nelle proprie possibilità non l'ha mai abbandonata: denunciando gli orrori e le violenze della repubblica islamica, Nasim ha fatto della propria storia un modello di libertà in Iran e nel mondo.

Oltre all'alpinismo, attraverso incontri e conferenze come quella finalese Nasim promuove l’espressione individuale e l’importanza di essere autentici, rivolgendosi alle nuove generazioni e in particolare alle giovani donne. La sua battaglia personale contro l’oppressione della libertà personale ha fatto di lei una paladina dei diritti delle donne e l’ha incoraggiata a raccontare la propria storia in un libro.

Redazione

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