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Attualità | 21 febbraio 2024, 15:40

Fondi europei per l’entroterra: potranno accedere alle risorse 6 comuni del savonese

Si tratta di Mioglia, Pontinvrea, Sassello, Stella, Tiglieto e Urbe. Sono 50 in totale i comuni liguri che potranno godere dei fondi per l’investimento territoriale integrato per lo sviluppo di aree interne

Fondi europei per l’entroterra: potranno accedere alle risorse 6 comuni del savonese

Da oggi, cittadini, enti pubblici e imprese di 50 comuni dell’entroterra ligure, delle Valli dell’Antola e del Tigullio, del Beigua Sol, della Valle Arroscia e della Val di Vara potranno avere accesso alle risorse previste dal protocollo d’attuazione dell’investimento territoriale integrato (ITI) varato da Regione Liguria per favorire lo sviluppo delle aree interne: per raggiungere questo obiettivo si è infatti deciso di costruire una progettazione integrata e unitaria che intersechi e faccia lavorare in modo coordinato le risorse provenienti da alcuni dei principali filoni di finanziamento europei ( PR FESR 2021-2027, PR FSE 2021-2027 e CSR Liguria 2023-2027) sula base di strategia d’area definite dai diversi territori.

Tra chi potrà accedere alle risorse anche 6 comuni savonesi: Mioglia, Pontinvrea, Sassello, Stella, Tiglieto e Urbe.

Oggi è stato sottoscritto il protocollo con i sindaci di Borzonasca Giuseppino Maschio, Urbe Fabrizio Antoci, Mendatica Piero Pelassa e Calice al Cornoviglio Mario Scampelli, referenti per le quattro Aree Interne liguri che hanno già approvato una strategia d’area, appunto le zone delle Valli dell’Antola e del Tigullio, del Beigua Sol, della Valle Arroscia e della Val di Vara. A queste, rientranti già nella programmazione 2014-2020 ed oggi oggetto della formalizzazione dell’ITI, andranno ad aggiungersi altre quattro aree: quella dell’imperiese, quella della Val Fontanabuona, quella della Bormida ligure e quella della Valle Scrivia.

“Lo sviluppo dell’entroterra è una della priorità di questa amministrazione – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Non solo per una questione di presidio dei territori, ma anche e soprattutto per valorizzare località di grande fascino con una importante tradizione dal punto di vista produttivo, penso ad alcune delle eccellenze della nostra regione, non solo dal punto di vista enogastronomico, ma anche manifatturiero. Allo stesso tempo, siamo consapevoli che, per questioni logistiche ed orografiche, spesso l’entroterra ha subito un processo di spopolamento e impoverimento: per questo abbiamo deciso di investire su queste aree in modo coordinato, facendo lavorare i filoni di investimento europei assieme secondo una strategia d’area, per forza di cose diversa da zona a zona, delineata da chi vive, lavora e ama queste terre. Siamo convinti – conclude Toti – che l’entroterra sia una risorsa eccezionale, per questo abbiamo puntato con sempre maggior convinzione, ad esempio, su borghi e parchi anche nelle nostre campagne di promozione turistica”.

Al percorso di incentivazione regionale si aggiungeranno le risorse nazionali previste nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), secondo cui ogni area interna avrà una contribuzione pubblica statale di 4 milioni di euro per interventi su sanità, scuola e trasporto locale.

Il protocollo d’attuazione dell’investimento territoriale integrato (ITI) è stato sottoscritto dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana, dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Piana e dall’assessore alla Formazione Marco Scajola.

I comuni coinvolti sono: 16 nell’area interna “Valli dell’Antola e del Tigullio” (Bargagli, Borzonasca, Davagna, Fascia, Fontanigorda, Gorreto, Lumarzo, Mezzanego, Montebruno, Ne, Propata, Rezzoaglio, Rondanina, Rovegno, Santo Stefano d'Aveto, Torriglia); 10 nell’area interna del “Beigua-Sol” (Campo Ligure, Masone, Mele, Mioglia, Pontinvrea, Rossiglione, Sassello, Stella, Tiglieto, Urbe); 11 nell’area interna della “Valle Arroscia” (Armo, Aquila d'Arroscia, Borghetto d’Arroscia, Cosio d'Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo, Vessalico); 13 nell’area interna “Val di Vara” (Beverino, Borghetto di Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Carro, Carrodano, Maissana, Pignone, Riccò del Golfo, Rocchetta di Vara, Sesta Godano, Varese Ligure, Zignago).

“Il nostro entroterra è una risorsa da difendere, non solo con interventi legati alla sopravvivenza delle attività, ma con un serio piano strategico che renda finalmente attrattive, anche dal punto di vista lavorativo, le aree interne. Grazie alla sottoscrizione di questo protocollo i comuni e le imprese delle prime quattro aree interne potranno da subito partecipare ai bandi regionali che andremo via via ad aprire – sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico Alessio Piana e coordinatore della strategia regionale delle aree interne - Misure che su queste quattro aree, per quanto riguarda la programmazione Fesr 2021-2027, valgono all’incirca 10 milioni di euro e che ci vedranno coinvolti già in questo mese con un primo bando da un milione di euro in favore degli interventi in efficientamento energetico a cui potranno partecipare gli enti locali dei comuni ricompresi”.

“Un’efficace riqualificazione e valorizzazione dell’entroterra – spiega il vice presidente con delega all’Agricoltura, allo Sviluppo dell’ Entroterra, all’ Associazionismo comunale e al Marketing territoriale Alessandro Piana- che coinvolge diversi punti di vista dall’economico al sociale, dall’ambiente all’agricoltura. Ecco perché il contributo complessivo dei programmi finanziati è di 4 milioni circa per area interna. La Giunta deciderà il contributo specifico di FESR (Programma regionale del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale), FEASR (Complemento di Programmazione per lo Sviluppo Rurale) e FSE (Programma Regionale del Fondo Sociale Europeo). Il protocollo di attuazione punta molto sulle attività agroforestali con il CSR FEASR (Complemento di Programmazione per lo Sviluppo Rurale), perché nelle aree interne della Liguria operano molte imprese che realizzano investimenti nelle strutture aziendali, in quelle agroforestali e in altri ambiti dal turismo rurale alla tutela dell’ambiente”.

“La sottoscrizione di questo Protocollo d'intesa rappresenta un importante passo avanti nella realizzazione della strategia per le aree interne liguri - dichiara l'assessore al Paesaggio e alla Formazione Marco Scajola -. Grazie al Fondo sociale europeo abbiamo a disposizione risorse economiche senza precedenti che stiamo investendo al meglio ascoltando necessità ed esigenze del territorio. Vogliamo seguire questo modello vincente per sviluppare progettualità che potenzino il nostro meraviglioso entroterra. Dai corsi per operatori sociosanitari agli aiuti per la fruizione di servizi, per arrivare al sociale, alla scuola e alla formazione per l’inserimento lavorativo creando, al contempo, un sistema virtuoso tra i Comuni interessati. Miriamo a essere, sempre di più, un aiuto concreto per questi territori e per le persone che li abitano riservando, tra le altre cose, particolare attenzione per le aree interne nei nostri bandi con apposite premialità”.

“La Strategia nazionale aree interne con oggi segna un deciso cambio di passo - afferma il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai, coordinatore tecnico delle aree interne liguri - Attraverso questo nuovo strumento di governance multilivello rappresentato dall’Iti si pongono basi concrete per una Strategia innovativa e più performante, che vede la partecipazione di tutti e 3 fondi strutturali, Fesr, Fse e Feasr, a supporto delle comunità locali, nel percorso di sviluppo iniziato con la Strategia nazionale aree interne”.

Redazione

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