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Attualità | 14 febbraio 2024, 19:00

Italia Nostra: "Ecco perché diciamo 'no' al progetto di parco eolico tra l’Alta Langa e l’entroterra ligure"

La sezione albese scrive a Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Arpa e Carabinieri Forestali per opporsi alla richiesta di autorizzazione unica ambientale avanzata da una società torinese

Italia Nostra: "Ecco perché diciamo 'no' al progetto di parco eolico tra l’Alta Langa e l’entroterra ligure"

Gli assessorati all’Ambiente della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo, il Comando dei Carabinieri Forestali di Cortemilia, l’Amministrazione comunale di Saliceto, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente (Arpa). Sono gli enti cui la sezione albese di Italia Nostra chiede di assumere parere nettamente contrario al progetto di parco eolico che una società con sede a Torino intende realizzare in Alta Langa, al confine tra le province di Cuneo e Savona.

"Abbiamo appreso dalla stampa locale che recentemente la ditta “Windtek”, con sede a Torino, ha depositato un’istanza volta a ottenere l’autorizzazione unica provinciale per la realizzazione e l’esercizio di un nuovo parco eolico tra le Alte Langhe e l’entroterra ligure. La localizzazione prescelta è l’altura collinare Monte Cerchio del Carretto, compresa nei territori comunali di Saliceto (Cn), Cengio (Sv) e Cairo (Sv) - scrive il presidente Roberto Giretti - Tale impianto, previsto con una potenza complessiva di 43,4 MW, sarebbe costituito da sette pale aerogeneratrici, erette al di sotto dei crinali che vanno da Bric Cappelle a Bric della Ribera".

"Quel parco eolico (contraddistinto dall’ingannevole denominazione «Fattoria del vento»), poiché costituito da strutture di altezza molto elevata, sarebbe visibile addirittura dalle colline di Montechiaro d’Acqui e Ceva, nonché da quelle liguri di Carcare ed Altare - sottolineano da Italia Nostra albese - Pertanto l’impatto visivo e paesaggistico, che ne deriverebbe, sarebbe oltremodo devastante; in più provocherebbe un notevole detrimento ambientale, del tutto non paragonabile ai dichiarati benefici energetici, d’accessibilità locale e correlati alla creazione di piazzole di circa 3.700 mq". 

"Quale effettivo 'vantaggio energetico' per la collettività potrà derivare da tale parco eolico rispetto al danno inferto all’ecosistema delle località coinvolte? Quali indennizzi sarebbero previsti a favore dei proprietari dei terreni e delle correlate Amministrazioni comunali? Quale detrimento è prevedibile per il turismo nelle Alte Langhe sempre più attento anche alle notevoli peculiarità del paesaggio?" si domandano. 

"In effetti - aggiungono nella nota - il Comune di Cengio recentemente ha presentato agli enti competenti proprie osservazioni critiche all’installazione di due aerogeneratori nel suo territorio, avendole concordate con l’ufficio tecnico comunale e avendo consultato gli abitanti residenti nelle vicinanze del progetto in questione. Storicamente  l’altura di Montecerchio nel territorio di Saliceto era un punto di riferimento della cosiddetta vetusta 'Via dei Muli', che provenendo dalla costa ligure, percorreva antichi e consolidati confini feudali. Oltre all’interesse culturale, questo sito collinare è da ritenersi sottoposto al vincolo idro-geologico e molto caratterizzato dalla presenza di estesi boschi, tipici delle Langhe. Pertanto è meritevole di tutela".

"In base a tutte queste considerazioni, la sezione albese di Italia Nostra rispettosamente chiede a codesti enti competenti di esprimersi al riguardo e di notificare netto diniego a tale progetto d’impianto eolico" concludono dalla sezione albese di Italia Nostra.

Redazione

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