Politica - 14 febbraio 2024, 15:22

Savona, Santi resta in Cambiamo e pensa ad una candidatura come sindaco in una lista civica per le prossime comunali

Da molti dato con Vaccarezza in partenza per Forza Italia, per ora non avrebbe intenzione di tornare nel partito di Silvio Berlusconi

Nella grande agitazione nel centrodestra, con la conferenza stampa di questa mattina che ufficializza il passaggio, anzi il ritorno, nel partito di Silvio Berlusconi di Angelo Vaccarezza con altri politici locali, il consigliere della lista Toti per Savona Piero Santi sta alla finestra e inizia già a pensare alle prossime elezioni comunali.

Santi è passato agli arancioni proprio dal partito di Berlusconi ma non avrebbe in programma di farvi rientro come molti altri. Anzi, secondo fonti bene informate Santi, 1.296 voti alle ultime amministrative, sta già pensando alla candidatura a sindaco con una lista civica per le prossime comunali, seguendo il modello di Claudio Scajola, politico al quale Santi è molto vicino, che ad Imperia ha lavorato su una civica senza simboli di partito. Mancano ancora circa due anni e di mezzo ci sono le provinciali, le regionali e le europee, ma Santi non vuole perdere tempo e avrebbe già parlato ad una cerchia ristretta di persone di questa ipotesi. 

L'ex assessore comunale ai lavori pubblici si porrebbe al centro, in competizione sia con il centrodestra sia con il centrosinistra. Un vaso di coccio tra vasi di ferro, ha già commentato qualcuno, ma visto il successo delle civiche negli ultimi tempi e il bagaglio di elettori che ha sempre avuto Santi, quel tesoretto di voti sarebbe determinante ad un eventuale ballottaggio.

Sarebbe soprattutto l'occasione per il capogruppo di Toti per Savona di fare sentire il proprio “peso” e avere quel ruolo di vice sindaco che gli era stato “scippato” nel risultato elettorale del 2016. Il capogruppo della lista Toti per Savona in comune, non avrebbe ancora digerito il fatto che il centrodestra non lo abbia voluto come vicesindaco, non riconoscendogli i voti che ha sempre portato al centrodestra,  e che nel 2016 erano stati determinanti per fare arrivare a Palazzo Sisto Ilaria Caprioglio.

Pur avendo avuto delle deleghe di peso come i lavori pubblici, Santi era stato “vittima” dell'accordo con la Lega per l'assegnazione del ruolo di vice al “rivale” Massimo Arecco, uscito dalla Lega dopo l'esperienza amministrativa e confluito in Fratelli d'Italia.