"La generalizzata 'flessione' in molti settori formativi, oltre la scuola cosiddetta dell'obbligo, da qualche anno si sta manifestando in tutta la sua reale consistenza, non risparmiando il territorio delle Valli del Bormida".
Ad affermarlo è Christian De Vecchi, consigliere comunale di Carcare e membro del comitato elettorale 'Oltre', nato 5 anni fa in provincia di Savona: "Dopo uno stop, siamo ripartiti con la nostra attività, iniziando con l'analisi sulle dinamiche scolastiche. Prossimamente ne seguiranno altri".
"Cairo Montenotte e Carcare sono 2 dei 7 comuni della provincia di Savona (totale 69) che ospitano scuole superiori sul loro territorio. Attenzione, non è una cosa scontata. È indice della vivacità formativa di un comprensorio vasto, con capacità di autodeterminazione dal punto di vista dei presidi scolastici, di ogni ordine e grado, nonché indice di specializzazione e completezza".
"Valori che vanno difesi partendo dal punto di origine di coloro a cui la scuola è dedicata, ovvero gli studenti, ovvero coloro che dalla scolarizzazione devono ricevere la conoscenza. Le istituzioni, tutte, per logica si presume debbano difendere le scuole, partendo dagli alunni. Diversamente rischiano di sbagliare mira o di dare soddisfazione ad altri interessi", prosegue De Vecchi.
"Personalmente non credo al generalizzato calo demografico, quale giustificazione di un problema formativo, ma focalizzerei maggiormente le attenzioni sul potenziale ricettivo di una scuola. Nonostante la costante pratica di campagne di orientamento scolastico, molti studenti migrano verso istituti scolastici di altri territori, confinanti con il nostro e spesso fuori Regione, attenzione non per frequentare indirizzi scolastici particolari, ma proprio il Liceo Classico o Scientifico che, viene offerto a km0 a livello vallivo. Abbiamo sbagliato mira e perso ricettività", conclude De Vecchi.