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Attualità | 13 febbraio 2024, 11:45

Savona, presentato il protocollo #SicurezzaVera. Il Questore: "Le donne devono essere intercettate tramite formazione e specializzazione. Dobbiamo salvarle" (FOTO)

È stato stipulato tra la Polizia di Stato e Confcommercio, FIPE e Gruppo Donne Imprenditrici. Balzola: "Non possiamo esimerci dall'essere in prima persona e combattere un'infamia come la violenza di genere"

Savona, presentato il protocollo #SicurezzaVera. Il Questore: "Le donne devono essere intercettate tramite formazione e specializzazione. Dobbiamo salvarle" (FOTO)

"Abbiamo bisogno di protocolli come questo, le donne devono essere intercettate e attraverso la formazione e la specializzazione dobbiamo intercettare i segnali. Dobbiamo salvare queste donne".

Così il Questore di Savona durante la presentazione del protocollo d’intesa "#SicurezzaVera – cultura di genere e presidi di sicurezza" stipulato stamani tra la Polizia di Stato e Confcommercio, FIPE e il Gruppo Donne Imprenditrici.

Il Protocollo, ideato proprio da quest'ultima associazione in sinergia con le forze dell'ordine, diventa così operativo anche nella Provincia di Savona e in altre 30 città italiane, dopo che inizialmente nel 2021 erano state 20, ed è stato illustrato questa mattina nella sede di Confcommercio. Il mondo dei bar, dei ristoranti e dei locali notturni è pronto quindi a fare la sua parte nel contrasto alla violenza di genere.

Il documento è stato rinnovato con il nuovo direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, Alessandro Giuliano, il 19 ottobre 2023. E ora, come detto, l’iniziativa approda nella Città della Torretta per trasformarne i pubblici esercizi in "sentinelle contro la violenza sulle donne".

La progettazione mira quindi a diffondere sicurezza e a trasmettere la cultura della legalità, attraverso la formazione del personale che lavora nei pubblici esercizi. L’iniziativa è soprattutto uno strumento concreto ed efficace per combattere il fenomeno della violenza, che in Italia vede il 31,5% delle donne subire una o più aggressioni nel corso della vita. 

"Alleanza è un modo di definire la rete, è fondamentale per prevenire la violenza di genere, così come la protezione che coniugo con prevenzione - ha affermato il Questore - Individuare l'autore del femminicidio non ci dà nessuna contentezza, è un fallimento, ha fallito la rete, non possiamo accettare che le donne muoiano in cronache annunciate. Sappiamo esattamente quali sono i momenti e le cadenze e come si può arrivare sempre peggio all'atto definitivo perpetrato da questi reati infami, quello che dobbiamo fare allora è arrivare prima. Le nostre porte sono sempre aperte ma da soli non andiamo da nessuna parte".

"Quella per il rispetto e la libertà delle donne è la madre di tutte le battaglie, che come comunità abbiamo il dovere di portare avanti - ha aggiunto Valentina Picca Bianchi, presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe Confcommercio e principale promotrice dell’iniziativa -. Per vincerla dobbiamo sfruttare tutte le risorse a nostra disposizione e una di queste sono senza dubbio i locali che animano le nostre città: in Italia esiste un bar ogni 400 abitanti e un pubblico esercizio ogni 250. È da questo dato che siamo partiti per costruire una vera e propria rete di protezione e tutela diffusa. Una rete che opera quotidianamente nelle aree centrali come in quelle periferiche delle città".

"Perché questo protocollo parte dai pubblici esercizi? Nella loro attività di somministrazione, gli stabilimenti balneari, le sale da ballo, sono le più presenti sul territorio nazionale, quando le amministrazioni vogliono rigenerare partono dagli incentivi verso il territorio per valorizzare e i pubblici esercizi fanno la parte del leone - ha spiegato Carlomaria Balzola, presidente Fipe Confcommercio Savona - Per il fatto che siamo così presenti e l'aspettativa nei nostri confronti e cosi forte non possiamo esimerci dall'essere in prima persona e combattere un'infamia come la violenza di genere. Dobbiamo essere protagonisti attenti e presenti".

"In collaborazione con il questore Alessandra Simone partiranno corsi di formazione per il personale che lavora nei pubblici esercizi, a quel punto ci faremo promotori della cultura di genere verso l’esterno. A Milano una ragazza si è salvata da una violenza perché è entrata in una paninoteca, ha fatto il gesto antiviolenza e l’operatore al bancone ha capito la situazione. Non bisogna essere eroi, ma non ci si può voltare dall’altra parte ed è questa la filosofia che, primi in Liguria, ci vede in azione per favorire la sicurezza" ha aggiunto Balzola.

Anche a Savona il tema della violenza sulle donne è una ferita aperta, dopo due casi di femminicidio: lo scorso ottobre Etleva Bodi è morta dopo due giorni di agonia, a soli 31 anni, dopo che era stata strangolata dal marito in casa. Prima ancora, a maggio 2023, Danjela Neza era stata uccisa con un colpo di pistola dall’ex fidanzato, che non accettava la fine della relazione. I due lavoravano insieme in pizzeria e proprio questo aspetto avvalora la presa di coscienza dei pubblici esercizi, che ora vogliono essere parte attiva per diffondere educazione e stoppare la violenza. Gli ammonimenti della Questura di Savona per violenza domestica erano nel 2021 1, nel 2022 32, stesso numero nel 2023 e nel 2024 sono 12. 

Proprio sul femminicidio di piazza Nazioni si è soffermata la giudice Fiorenza Giorgi, sul fatto che la vittima e l'assassino Safaiou Sow lavoravano insieme al Club Nautico in Darsena e sul tragico avvenuto nel maggio dello scorso anno.

"Lei muore ma c'è un appendice che ci dà la direzione verso questa strada. Nella mente di molte persone se una donna non è la Goretti forse tutto sommato se l'è meritato. Dov'è l'allenza e la conoscenza del pericolo? Siamo molto indietro - ha spiegato il magistrato - Facciamo tesoro di queste iniziative, è importante la conoscenza. L'alleanza, il pensare che non succede solo agli altri è fondamentale".

"La prevenzione parte dalla famiglia, fin da quando i bambini sono piccoli, insegniamogli che siamo tutti uguali. Non c'è una prima e una seconda scelta che nella differenza deve essere di aiuto a tutti e due" ha concluso la Giorgi.

Il progetto #sicurezzaVera si inserisce all’interno della campagna di comunicazione “Questo non è amore”, lanciata nel 2016 dalla Polizia di Stato e mette al centro i pubblici esercizi, sia come luogo da rendere sicuro per chi ci lavora e chi li frequenta sia come presidio territoriale per qualunque donna in difficoltà.

Luciano Parodi

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