Staff dirigenziale dell'Asl2 al gran completo nella Terza commissione di oggi richiesta dal sindaco Marco Russo sulle principali problematiche del San Paolo. Un ospedale che, ha riconosciuto Russo, comprende molte eccellenze ma con criticità come la diagnostica e la terapia endoscopica; problemi legati alla pneumologia; l'angiografo che risulta sottoutilizzato per "ridotta presenza nell'ospedale di operatori dedicati" .
Presenti per l'occasione il direttore amministrativo Laura Lassalaz, il direttore del Dipartimento tecnico sanitario Luca Garra, il direttore generale Michele Orlando, il direttore sanitario Francesco Sferrazzo, il direttore sociosanitario Monica Cirone.
“Penso che non sia possibile mettere seriamente i dubbia la centralità e l'importanza dell'ospedale San Paolo – ha detto Russo - non solo come ospedale della città capoluogo ma di un comprensorio molto più vasto. Credo questo sia un dato acquisito e debba essere un punto di partenza per qualsiasi riflessione e voglio riconoscere il ruolo del Comitato amici del San Paolo per il lavoro fatto. L'ospedale ha tante eccellenze, ci sono però indiscutibili molti punti di criticità che impediscono all'ospedale di svolgere una sua funzione piena. E ci sono problematiche che nascono da scelte locali. Certamente esiste necessità che il territorio provinciale sia in grado di condividere una linea di politica sanitaria territoriale”.
Dopo una introduzione del direttore Orlando sugli investimenti previsti sulla sanità ospedaliera e territoriale savonese con il Pnrr, il direttore Garra ha affrontato le criticità esposte da Russo in una lettera che aveva inviato al direttore dell'Asl.
Garra ha riconosciuto “criticità che stiamo affrontando ma ci sono molte situazioni positive” nell'ospedale cittadino. ”La gastroenterologia è in sofferenza ha detto Garra - il responsabile è mancato e ci ha colti di sorpresa per cui abbiamo cercato di ovviare con alcuni medici Santa Corona. In questi giorni vedrete una delibera su una nuova struttura dedicata a Savona che avrà un primariato di Endoscopia gastroenterologia e cercheremo in tutti i modi di portare gastroenterologia anche al San Paolo”.
Sul centro ictus Garra ha spiegato che non viene gestito come una criticità. “Il centro ictus del San Paolo – ha dichiarato Garra - ha seguito circa 300 patenti ictati e di questi 300 solo sette sono stati trasferiti al Santa Corona”. Per la Pneumologia, un'altra criticità, dal 14 febbraio è prevista la ripresa dell'attività di broncoscopia al San Paolo. “Abbiamo reclutato 3 infermieri – ha detto Garra - e un medico sarà dedicato a partire da 2 volte a settimana”.
Una delle criticità più sentite dalla popolazione è quella delle liste d'attesa, sia chirurgiche che ambulatoriali; per gli interventi risultano 220 le persone in lista d'attesa. “Questa è una criticità a livello nazionale – ha proseguito Garra - A partire da settembre 2023 abbiamo organizzato delle progettazioni ad hoc per le sale operatorie che hanno permesso di fare 160 interventi in più rispetto all'anno precedente. La situazione delle liste d'attesa è figlia soprattutto della carenza di anestesisti. A partire da aprile ci saranno due nuovi anestesisti sul San Paolo e un anestesista, ex primario con contratto professionale di Albenga, trasferito sul San Paolo. Per le liste attesa ambulatoriali, l'indirizzo del direttore generale è di lavorare sia sull'offerta sia sulla appropriatezza prescrittiva dei medici di medicina generale ma anche medici specialisti all'interno dell'ospedale che per vari motivi a volte prescrivono più del dovuto”.
I primariati scoperti al San Paolo sono sono 5 su 24. “Per due primariati – ha detto Garra - verranno fatti i concorsi nell'anno. Per la Chirurgia vascolare il San Paolo non ha nessuna carenza, in questo momento 5 medici e il primario e stiamo cercando di assumere altri due medici vascolari per implementare le attività. L'angiografo multidisciplinare lavora da lunedì a venerdì fino alle 16, in quelle lavora sia nell'elezione che sull'urgenza. Rispetto al 2022 la richiesta di medici rispetto all'angiografo è calata e il grosso dell'attività richiesta è fatta su interventi che possono esser fatti anche su macchine di minor pregio e in questo momento la domanda è questa”. L'Asl ha chiesto la trasformazione dall'attuale struttura dipartimentale dell'angiografia in struttura complessa di angiografia “se così fosse – ha concluso garra - si potrebbe servire molto di più il San Paolo e anche l'Asl di Imperia”.
Il direttore generale Orlando ha inoltre fatto il punto sugli investimenti dell'ospedale: 7,7 milioni per il monoblocco ai piani 4, 5 e 6 del San Paolo, 8 milioni di interventi strutturali, sono poi stati fatti gli interventi per gli ambulatori dell'intramoenia al padiglione Vigiola, realizzati 6 posti letto semintensiva e sono partiti i lavori di ampliamento pronto per 3,2 milioni. Per la parte della medicina territoriale si stanno chiudendo i lavori della Cot in via Collodi, mentre per la casa di Comunità, sempre di via Collodi sono stati investiti 1,5 milioni in via Collodi. A questo si aggiungono le risorse per il rinnovo dei macchinari.