/ Sanità

Sanità | 10 febbraio 2024, 09:00

A proposito di integratori...

I consigli di Nutrigenomica di Simona Oberto

A proposito di integratori...

Negli ultimi decenni la domanda di alternative naturali nel campo della salute è decisamente aumentata. Questo ha fatto sì che le aziende del settore abbiano portato sul mercato una quantità enorme di integratori e di complessi multivitaminici per tutte le esigenze e per tutte le tasche.

Ma cosa dobbiamo aspettarci da un buon integratore? Come possiamo riuscire a districarci nella miriade di offerte, senza sentirci confusi e disorientati? Sicuramente, la prima cosa che bisogna pretendere è che in etichetta siano riportati tutti i componenti del prodotto in forma facilmente comprensibile.

Gli ingredienti, i nomi chimici o naturali dei principi attivi, gli eccipienti, gli eventuali additivi, le dosi e le modalità di assunzione sono i dati che, se in grado di decifrarli, ci raccontano tanto del prodotto. È importante essere informati per non lasciarci ingannare da una etichetta dall’aspetto accattivante, da uno slogan che promette funzioni miracolose o ancora da un prezzo troppo basso o al contrario eccessivo.

L’errata informazione non ci permette di compiere le giuste scelte e ci espone maggiormente alle truffe. Ad esempio, molte persone non sanno che per la maggior parte degli integratori, i vari componenti devono essere elencati in ordine decrescente di peso; quindi, se sull’etichetta frontale è indicata la presenza di vitamina B12, come punto di forza del preparato, e poi la ritroviamo negli ultimi posti nell’elenco degli ingredienti, vuol dire che effettivamente la sua quantità è minima rispetto agli altri nutrienti. Non sono molte le cose che dobbiamo sapere al riguardo, ma quelle poche sono fondamentali per riuscire a scegliere un prodotto di qualità, che soddisfa le nostre esigenze.

Ad esempio, bisogna sapere che spesso le aziende utilizzano il nome chimico della sostanza e non il suo nome comune (ergocalciferolo anziché vitamina D2 o piridossina anziché vitamina B6)A volte, nell’indicare i minerali contenuti nelle compresse dell’integratore, l’etichetta omette il valore “elementare” del composto, indicando solo la quantità complessiva. Per esempio, la dicitura “50 mg di zinco chelato con amminoacidi” non è completa perché occorre indicare la quantità del minerale vero e proprio.

Quindi la dicitura corretta è “50 mg di zinco chelato con amminoacido (pari a 5mg di zinco)”. Le aziende di buon livello sono attente a questi particolari e riportano questi dati in etichetta o sul foglietto illustrativo. Se le informazioni sono troppo vaghe o generiche, posate il prodotto! Spesso gli integratori contengono altre sostanze necessarie alla loro preparazione e non è raro trovare compresse addizionate di coloranti e aromi artificiali o edulcoranti con un potere dolcificante molto elevato. Questo è un punto cruciale! Dobbiamo stare molto attenti, perché è proprio tra gli eccipienti, leganti, lubrificanti e rivestimenti che può nascondersi qualche sostanza non così salutare.

L’esempio più classico è il caso delle compresse di vitamina C che presentano un colore arancio e un sapore dolce. Dovete sapere che, allo stato naturale, la vitamina C è quasi bianca e non è dolce. Quindi quali sostanze sono state addizionate alla vitamina? I produttori seri non esitano a dare queste informazioni. Gli integratori devono riportare in etichetta eccipienti e leganti, ma noi sappiamo distinguere tra quelli salutari e quelli meno? Vi faccio qualche esempio di alcune sostanze non pericolose che apportano perfino proprietà nutrizionali alla compressa: la cellulosa è un legante naturale ricco di fibre vegetali salutari; il silicio è un lubrificante naturale; l’acido alginico è un legante naturale estratto dalle alghe; la zeina è una proteina del mais usata per rivestire le compresse.

Bisognerebbe evitare gli integratori troppo ricchi di zucchero e di coloranti artificiali, anche perché in commercio si trovano ottimi prodotti che utilizzano coloranti naturali come quelli che si estraggono dai frutti di bosco.

E poi c’è il discorso legato alle allergie o alle intolleranze. Molti integratori dichiarano in etichetta che il prodotto è privo di glutine. Chi è allergico al latte o al lievito deve controllare che le compresse non contengano lattosio (lo zucchero del latte) o il lievito.

Ad esempio, le vitamine del gruppo B possono derivare dal lievito e per questo dovete controllare attentamente cosa è indicato sulla confezione e nel dubbio potete contattare la casa produttrice e chiedere spiegazioni. Se siete vegani o vegetariani dovete scegliere integratori che riportano l'indicazione specifica, perché potreste sbagliare nella scelta. Mettete il caso di essere alla ricerca di un integratore di vitamina A (retinolo), dovete sapere che essa può essere di origine sintetica oppure di origine naturale animale o vegetale. Scegliete solo prodotti che dichiarano l'origine dei nutrienti e non solo la loro forma chimica. La trasparenza è sinonimo di serietà e qualità.

A questo punto avete imparato a leggere le etichette e a capire se un particolare integratore contiene ciò che state cercando. Ora sorge un altro problema. Qual è la vera motivazione che vi spinge ad acquistare e assumere un integratore? Ve lo ha consigliato un amico; lo avete visto pubblicizzato come la panacea del momento; siete convinti di averne bisogno perché vi siete fatti una autodiagnosi? Il mio consiglio è sicuramente quello di non affidarvi al fai da te, perché un'integrazione non mirata e personalizzata non solo può non portare all'obiettivo sperato, ma potrebbe addirittura essere controproducente.

È fondamentale sentire il parere di un esperto in materia per evitare di assumere sostanze che potrebbero, perché non necessarie, appesantire e ostacolare il lavoro delle vostre funzioni corporee. A mio parere, un controllo ematico della reale ed eventuale carenza di specifici micronutrienti potrebbe essere utile per compiere la scelta più funzionale alle esigenze delle vostre cellule. Quante persone, ad esempio, sono in carenza di vitamina D o di vitamine del gruppo B e non lo sanno perché non le dosano nel sangue! Ma sono anche altrettanto numerose le persone che assumono multivitaminici e minerali senza avere la certezza di esserne in reale carenza.

Non sempre può essere una buona idea assumere un multivitaminico e multiminerale, a volte è meglio concentrarsi su singoli micronutrienti, una volta appurata la mancanza. La scelta può essere dettata anche dalla necessità di ottenere un reale effetto terapeutico. Come, ad esempio, nel caso di un preparato studiato per sostenere le difese immunitarie.

In questo caso l'integratore potrà contenere della vitamina C, bioflavonoidi, antocianidine, zinco ed estratti di uncaria, ma anche astragalo, ribes nigrum, eleuterococco, echinacea. E sì, perché l’integratore, se adeguatamente scelto e dosato, può contribuire al mantenimento dello stato di salute. In effetti sono sempre più numerose le evidenze scientifiche che indicano chiaramente che un apporto ottimale di micronutrienti può influenzare positivamente le nostre funzioni cellulari.

È il caso, ad esempio, degli antiossidanti, molecole in grado di rallentare il processo di invecchiamento precoce e aiutare a prevenire diverse malattie cronico degenerative. I più importanti antiossidanti in commercio sono le vitamine A, C, E, il betacarotene, lo zinco e il selenio, ma anche rame e manganese, gli amminoacidi glutatione o cisteina, l’acido alfa lipoico e fitonutrienti come l’estratto di mirtillo rosso, picnogenolo ed estratti di semi di pompelmo.

E che dire delle integrazioni di grassi essenziali salutari? Esistono due modi per soddisfare il fabbisogno di questi importantissimi nutrienti. O li assumiamo attraverso una dieta adeguata, consumando a giorni alterni una porzione di pesce o, tutti i giorni, un cucchiaio di una miscela di oli vegetali spremuti a freddo o di semi macinati biologici oppure attraverso una integrazione di capsule di olio di pesce o di semi di lino, di enagra o di borragine, se siete vegetariani o vegani.

Ci sono situazioni in cui il personale fabbisogno di uno o più nutrienti può aumentare ed occorre quindi effettuare una integrazione mirata e controllata, come nel caso di gravidanza, allattamento, menopausa, astenia psicofisica o età avanzata.

In commercio sono numerosissime le proposte di integratori con diverse funzioni nutrizionali. Ci sono quelli che favoriscono la salute ormonale, che sostengono l'umore, il livello energetico o favoriscono il rilassamento. La scelta è veramente ampia. La cosa importante è che facciate le cose per bene: dovete essere informati e affidarvi a esperti del settore.

A differenza di quello che molti possono pensare, un integratore deve essere assunto solo in caso di reale bisogno e deve essere un prodotto di qualità. Tutto il resto è solo “commercializzazione” della salute!

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium