Savona - 07 febbraio 2024, 16:10

Comunali 2024, il candidato Gilardi risponde agli attacchi di Vivere Vado: "Li sfido a metterci la faccia"

Il presidente dell'associazione Vado, Prima punge il gruppo vadese che gli aveva puntato il dito su diverse tematiche, cantiere di via Sabazia su tutti

"Sfido qualcuno di Vivere Vado a metterci la faccia, come ce la sto mettendo io".

Il candidato sindaco e presidente dell'associazione Vado, Prima Fabio Gilardi risponde agli attacchi di Vivere Vado in merito ai lavori di via Sabazia e dopo la sua discesa in campo lancia una provocazione proprio all'associazione vadese che al momento non ha ancora sciolto le riserve per le prossime elezioni comunali (l'ex consigliere di Memoria e Futuro Franca Guelfi starebbe lavorando alla composizione del gruppo).

"Negli ultimi giorni si è intensificato il 'tiro al bersaglio' del gruppo Vivere Vado verso il sottoscritto, articoli e addirittura commenti sotto la nostra pagina “Vado, Prima”. Ormai è chiaro che c’è un gruppetto di persone, che non avendo alcuna idea per il futuro di Vado, preferiscono cercare visibilità attraverso gli attacchi al sottoscritto o peggio alimentando quelle divisioni unicamente finalizzate alla loro propaganda e che i Vadesi hanno già testato - dice Gilardi - La mia colpa? Quella di voler proseguire umilmente il mio impegno al servizio del Comune nel quale sono nato. Non risponderò alle provocazioni. Agli slogan preferisco infatti il lavoro a testa bassa".

"Le mie proposte per Vado hanno l'obiettivo di coniugare lo sviluppo economico, con la sostenibilità ambientale, maggiori servizi per commercianti, imprese e cittadini. L’obiettivo è quello di un’idea innovativa, spazi urbani e pubblici nuovi per i cittadini, la cultura, le associazioni, il turismo che valorizzi la nostra cittadina e le frazioni del nostro Comune - prosegue il candidato alla carica di primo cittadino con Vado, Prima - Il trasporto pubblico e l'ambizione di mantenere il nostro Comune uno dei più virtuosi. I lavori di potenziamento del parco ferroviario? Un impegno per raggiungere e giungere al 40% di traffico su ferrovia e non su gomma, un porto ed un comprensorio produttivo che trasporta merci con uno sbocco diretto alle grandi arterie ferroviarie, e non solo il porto. Competitività e sostenibilità! Voi cosa proponete? Oltre gli striscioni, c’è qualche idea?".