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Attualità | 05 febbraio 2024, 16:31

Operaio deceduto ad Alassio, Cgil e Cisl: “Servono investimenti, media di due morti al mese sul lavoro”

I commenti dei sindacati alla notizia della tragedia che si è consumata stamani in un’area cantiere alle spalle dell’ex ospedale cittadino

Operaio deceduto ad Alassio, Cgil e Cisl: “Servono investimenti, media di due morti al mese sul lavoro”

Tragico il fine mattinata ad Alassio oggi, 5 febbraio, per il decesso dell’andorese operaio di un’impresa edile Luciano Peirano, mentre stava lavorando, impegnato nelle operazioni di pulizia di una betoniera nell’area di cantiere alle spalle dell’ex ospedale della città.

Mentre sono in corso le indagini per fare luce sulle cause della caduta del 58enne, che potrebbe essere rimasto  vittima di un malore fatale, sull'accaduto si sono espressi i sindacati, con Andrea Pasa e Michele Bello di Cgil e Fillea Cgil Savona che, sottolineando la "media di quasi due morti al mese sul lavoro" a livello regionale e "una percentuale di malattie professionali in provincia di Savona maggiore rispetto ad ogni altra provincia d'Italia", hanno ribadito l'importanza di "investimenti in personale, formazione e in una cultura della prevenzione, oltre che controlli serrati ai cantieri e alle imprese" per arrivare "a una decisa inversione di tendenza" sui dati già citati, visto che "oggi in provincia di Savona, con le risorse a disposizione, si riesce a controllare solo l’1 per cento delle aziende che risultano essere irregolari per il 70% per cento".

Anche Luca Maestripieri, Andrea Tafaria, e Andrea Pesce, rispettivamente segretario generale Cisl Liguria, segretario generale Filca Cisl Liguria e coordinatore Cisl Savona hanno commentato la tragedia. “Continua anche nel 2024 la striscia di sangue in Liguria. Ancora un morto sul lavoro, ancora un operaio non più giovane che perde la vita mentre si stava guadagnando lo stipendio. È davvero arrivata ora di dire basta a questa carneficina: nel 2023 in Liguria sono state 22 le vittime sul lavoro”.

«Queste tragedie sono il risultato dell’inosservanza di norme - affermano Maestripieri, Tafaria e Pesce -.  Devono essere fatti investimenti per garantire un aumento esponenziale dei controlli e bisogna responsabilizzare chi ha il dovere di vigilare ed evitare infortuni sul posto di lavoro. La situazione è fuori controllo. Vogliamo ricordare le parole del Presidente della Repubblica Mattarella: “Le morti sul lavoro sono un scandalo inaccettabile per un Paese civile: la sicurezza non è un costo, né un lusso ma un dovere", concludono dalla Cisl.

Redazione

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