Politica - 05 febbraio 2024, 13:30

Acqua sporca dai rubinetti, Marazzo (Cengio Cambia): "La cittadinanza attendeva risposte che nessuno ha dato"

"Se le nostre interrogazioni sono considerate superficiali, perché abbiamo dovuto attendere quasi un mese per ricevere una risposta?", tuona il capogruppo di opposizione

"I cittadini attendevano risposte che nessuno ha dato, e credo che il lavoro della minoranza consiliare sia quello di mantenere alta l'attenzione sulle richieste della popolazione quando non si ricevono riscontri dall'amministrazione". 

Massimo Marazzo, capogruppo di opposizione con "Cengio Cambia", contro-replica al sindaco Francesco Dotta sulla questione dell'acqua potabile maleodorante e sporca. 

"Il disagio è stato riconosciuto anche dal sindaco, che fino a qualche giorno fa era rimasto in silenzio. Il fatto che decine di utenze non abbiano avuto accesso all'acqua potabile, nemmeno per lavarsi, per quasi quattro giorni, suggerisce che si tratti di qualcosa più grave di una semplice provvisorietà", attacca Marazzo.

"Il sindaco sembra concordare con noi quando afferma che una manutenzione straordinaria sulle condotte non viene effettuata da decenni, e fa riferimento al mio passato come membro delle amministrazioni precedenti. È vero, fino a sei anni fa facevo parte della maggioranza in due amministrazioni comunali, anche se non come assessore, ma come consigliere". 

"Vale la pena ricordare che in una di queste due amministrazioni, l'assessore ai lavori pubblici era proprio il signor Dotta. Il sindaco sembra voler dare lezioni su come svolgere il ruolo di consigliere comunale, ma forse dovrebbe concentrarsi di più sulla risoluzione dei problemi reali che affliggono la comunità". 

"È compito della minoranza consiliare vigilare sull'operato della giunta e mettere in luce eventuali lacune. I membri della giunta e il sindaco invece, devono essere presenti per risolvere i problemi che affliggono i cittadini. Tra i doveri di un primo cittadino, tra le numerose responsabilità, vi sono quelli relativi alla sicurezza e alla salute dei cittadini. In particolare, ha il compito di emanare ordinanze e informare la comunità in caso di rischi evidenti riguardanti la potabilità dell'acqua della rete pubblica".

"È pertanto compito del sindaco rispondere alle richieste dei cittadini, soprattutto se sono continue e pressanti. È sorprendente che le nostre interrogazioni vengano etichettate come superficiali. Tuttavia, ciò ci porta a domandarci: perché la nostra prima richiesta sulla qualità dell'acqua ha impiegato quasi un mese per ricevere una risposta che era dovuta alla cittadinanza? Perché non è stata gestita tempestivamente se le nostre interrogazioni sono considerate superficiali? Dovremo attendere altri 28 giorni per ottenere risposta all'ultima interrogazione che abbiamo presentato?". 

"È evidente che esiste una necessità di maggiore trasparenza e tempestività nelle risposte da parte dell'amministrazione, soprattutto quando si tratta di questioni cruciali per il benessere dei cittadini come la qualità dell'acqua potabile", conclude Marazzo. 

Redazione