Il prossimo 24 febbraio ad Albaro con la Final Eight di Coppa Italia riprenderà la stagione della Rari Nantes Savona. Con le competizioni per club attualmente ferme per la sosta che dopo gli Europei vedrà tra pochi giorni anche i Mondiali di Doha, il team biancorosso è impegnato negli allenamenti di preparazione in vista di una seconda parte di stagione che si preannuncia particolarmente impegnativa tra impegni nazionali e internazionali.
Con la ripresa dei match ufficiali sempre più vicina, Daniele Polti, presidente del sodalizio savonese, ai microfoni di SvSport ha fatto il punto della situazione in casa Rari: "Sono stato di recente in piscina e ho parlato con Angelini, lui è soddisfatto delle potenzialità espresse dalla squadra - ha spiegato il presidente ritornando su quella che è stata la prima parte di stagione - siamo andati forse oltre ogni aspettativa, soprattutto in campionato ma anche in Len Euro Cup perché pur essendo la squadra vicecampione riconfermarsi non è mai scontato. Paragonandoci ad altre realtà con possibilità economiche superiori, non possiamo che essere contenti: in vista della seconda parte di stagione però è tutto nuovamente da dimostrare".
"La Len Euro Cup, con questa nuova formula che scimmiotta le coppe europee del calcio, sarà ancor più complicata e il nostro percorso dipenderà dalla trasferta in Montenegro - ha aggiunto Polti - In campionato invece bisognerà guardarsi dai ritorni di Ortigia e Brescia, consapevoli però di essere una realtà forte". Il presidente biancorosso, inoltre, ha evidenziato anche una variabile da non sottovalutare - considerando anche le difficoltà soprattutto in campo europeo già affrontate dalla squadra - in vista delle prossime sfide: "Tanto dipenderà dalle decisioni arbitrali, nella pallanuoto oltre ad essere evidenti hanno anche un impatto decisivo sui risultati".
Occhi puntati dunque su quello che sarà, ma attenzione massima pure sull'organizzazione societaria e sulla piscina di Corso Colombo per la quale è prevista la realizzazione di una seconda vasca: "Quando l'opera sarà completata, l'impianto di Savona sarà una struttura che in Italia in pochi potranno vantare - ha dichiarato il presidente - Augurandoci di ottenere una concessione decennale o superiore, a quel punto con una piscina da 50 metri e una da 25 con le coperture ed un parco parcheggi sufficientemente importante da unire ad una società con pallanuoto e Sincro ad altri livelli, guidati da tecnici eccellenti come Angelini e Gianlombardo, probabilmente anche qualche imprenditore potrà essere invogliato finalmente a sposare il nostro progetto e quindi accompagnarci almeno nei prossimi cinque anni. È vero che significherebbe investire del denaro, ma il ritorno sarebbe garantito per tutti, città compresa".
Secondo Polti, infatti, il sostegno del tessuto imprenditoriale del territorio sembra essere una delle lacune più complicate da colmare: "Siamo all'interno di una giungla fitta, quella della provincia di Savona, laddove i soldi non girano e non c'è la volontà di partecipare ad un progetto di buon livello insieme ad una società importante. In Italia ci sono città, anche più piccole di Savona, che sono riuscite a costruire qualcosa di importante nel mondo dello sport: qui da noi si fatica ed è un dramma che questa città non possa fare esplodere tutta la sua vitalità sportiva".
Tra le note liete registrate però dal presidente biancorosso c'è una crescente affezione da parte del pubblico: "I cittadini savonesi da qualche mese hanno aumentato la loro presenza alla Zanelli, di questo non posso che ringraziarli - ha concluso - ciò fa solo bene ai nostri ragazzi che avvertono il sostegno e di conseguenza aumenta il loro entusiasmo".