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Attualità | 31 gennaio 2024, 16:30

Deposito Gnl a Bergeggi, il comune invia le osservazioni. Il sindaco: "Ancora nessuna risposta, faremo una riunione con la popolazione. Al momento non sappiamo ancora niente"

"Non si rinviene alcun documento in cui vengono segnalate e analizzate le possibili interferenze negative del progetto in considerazione dell'Area Marina Protetta e la ZSC". Mancherebbe anche uno studio sulle interferenze con il progetto del rigassificatore

Deposito Gnl a Bergeggi, il comune invia le osservazioni. Il sindaco: "Ancora nessuna risposta, faremo una riunione con la popolazione. Al momento non sappiamo ancora niente"

"Abbiamo inviato le osservazioni e ora speriamo ci diano una risposta anche perché vogliamo fare una riunione con la popolazione. Al momento non sappiamo ancora niente".

Così il sindaco di Bergeggi Nicoletta Rebagliati in merito al progetto legato al posizionamento del deposito Gnl e BioGnl sul territorio comunale nell'area portuale anche di Vado Ligure.

Lo scorso 22 gennaio si è infatti svolta una riunione interna dei Settori ed Uffici tecnici comunali per valutare la completezza della documentazione resa disponibile e l’eventuale richiesta di integrazioni, comunicata agli enti lo scorso 2 gennaio.

"Tra la documentazione scaricabile non risulta evidenza della presentazione di alcuna istanza di avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale. Il progetto nella relazione tecnica viene descritto in due step di cui solo il primo è oggetto della richiesta di autorizzazione alla costruzione in considerazione - scrive il sindaco in una missiva inviata Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Direzione Generale infrastrutture e sicurezza Divisione III - Senonchè, ai fini della necessità o meno della presentazione dell’istanza di VIA, il progetto andrebbe considerato nella sua interezza e non per step; in particolare si dovrebbe considerare la capacità massima totale di stoccaggio dei 12 serbatoi. Infatti, se si considerano 12 serbatoi, anziché gli 11, il progetto rientrerebbe tra quelli per cui è prevista la procedura di VIA".

"Il sito scelto da GNL MED è collocato ad una distanza di circa 1400 ml dall’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi e di circa 200 ml dalla ZSC IT1323271 “Fondali Noli – Bergeggi”. Il Comune di Bergeggi è infatti anche l’Ente gestore delle richiamate aree protette - prosegue la prima cittadina bergeggina - Nonostante ciò non si rinviene alcun documento in cui vengono segnalate e analizzate le possibili interferenze negative del progetto in considerazione con tali aree; e specificatamente, ad esempio: prelevamenti dell’acqua di mare per l’approvvigionamento dell’impianto antincendio; sversamenti in mare anche di combustibili utilizzati all’interno dell’impianto; aumento del traffico marittimo".

"Manca uno studio volto a considerare e approfondire le interferenze del progetto di GNL MED con il progetto del rigassificatore di SNAM FSRU Italia srl. Infatti, come noto e come già rappresentato dal Comune nel procedimento volto al rilascio del Nulla Osta di Fattibilità, il territorio comunale (contraddistinto da forte vocazione residenziale, turistico ricettiva e ambientale) è attualmente interessato non solo dal progetto in considerazione ma anche da quello di ricollocazione nell’alto Tirreno della FSRU Golar Tundra e del nuovo collegamento alla rete nazionale di trasporto del gas naturale" puntualizza il sindaco.

"Non risulta agli atti la segnalazione della presenza di altri impianti a rischio rilevante situati nelle vicinanze che dovrebbero essere sempre valutati per una corretta valutazione cumulativa degli impatti o con significativa movimentazione di idrocarburi e sostanze e preparati classificati come pericolosi secondo i criteri del D.Lgs. 105/2015 e nello specifico: piattaforma a mare situata a circa 450 metri dalla costa nella rada di Vado Ligure per lo sbarco di prodotti petroliferi di Italiana Petroli SPA;  Deposto Costiero Italiana Petroli SPA di Savona; Pontile di carico e scarico Alkion - in mare Vado Ligure (ex Petrolig); Pontile di carico e scarico Exxon - in mare a Vado Ligure;  Deposito Petrolifero Alkion di Vado Ligure 6. Deposito Exxon in Via Sabazia Vado Ligure; Campo Boe di scarico Sarpom Spa in mare aperto davanti Zinola – Savona; Deposito Petrolifero di Sarpom Spa di Quiliano; Deposito Chimico Infineum ex Esso Chemical a Vado Ligure".

"È pertanto assente l’evidenza dei possibili effetti del cumulo dei vari impianti. Tale carenza risulta peraltro aggravata dalla vicinanza di tutti i suddetti impianti alla zona abitata ed all’AMP in relazione ad incidenti anche dovuti ad eventuali attentati terroristici. Alla luce della complessità delle valutazioni da compiere, delle possibili interferenze negative del progetto e della evidente particolare delicatezza sotto i profili di pubblica incolumità e di tutela ambientale, lo scrivente Comune chiede, l’esame contestuale degli interessi coinvolti attraverso lo svolgimento della conferenza in modalità sincrona" conclude.

Nel frattempo era stato avviato il procedimento amministrativo ed era stata avviata la conferenza dei servizi semplificata e asincrona relativa al progetto di costruzione ed esercizio di un nuovo impianto di deposito di GNL, Bio GNL della capacità iniziale di mc 19.800 mc nel comune di Bergeggi, nell'area portuale di Vado Ligure.

Entro 75 giorni dalla data del 12 gennaio dovranno essere formulate le determinazioni (assenso o dissenso) da parte dei soggetti coinvolti e inviate al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), Dipartimento Energia, ex Direzione Generale Infrastrutture e Sicurezza. Lo stesso ha inviato la comunicazione al Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche del Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria, l'Autorità di Sistema Portuale, la Capitaneria di Porto di Savona, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero dell'Interno, la Direzione Regionale dei vigili del fuoco della Regione Liguria, il Comando provinciale dei vigili del fuoco di Savona, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la Direzione interregionale delle Fogane e dei Monopoli per la Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta, la Direzione provinciale di Savona, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero della Cultura, il Ministero della Difesa, la Soprintendenza, l'Aeronautica Militare, l'Enav, la Regione, la Provincia di Savona, il comune di Bergeggi e Arpa Liguria. Non presente nella lista però il comune di Vado Ligure.

L'azienda Gnl Med aveva trasmesso alla Direzione Regionale VVF Liguria lo scorso maggio il Rapporto Preliminare di sicurezza con lo scopo di ottenere il nulla osta di fattibilità per la nuova configurazione dello stabilimento che avrà la funzione primaria di ricevere, principalmente tramite navi metaniere di medie dimensioni, Gas Naturale Liquefatto e BioGNL.

L'iniziativa prevede, in linea generale la realizzazione di un impianto che abbia la funzione di ricevere, tramite navi metaniere di medie dimensioni, gas naturale liquefatto, e distribuire sia Gas Naturale Liquefatto, via terra, attraverso cisterne criogeniche autotrasportate o isocontainer, o via mare, attraverso bettoline rifornimento di navi alimentate a GNL, nonche gas naturale, prodotto naturalmente nelle tubazioni e nei serbatoi di stoccaggio per effetto di scambi termici con l'ambiente, denominate Boil-Off Gas, verso il co-generatore installato all'intemo dell'impianto e a servizio di utenze interne al porto di Vado Ligure.

La costruzione del deposito e l'oggetto dell'autorizzazione prevede in particolare, la costruzione di 11 serbatoi metallici cilindrici orizzontali da 1.800 mc pari a 19.800 mc; 2 punti di travaso per il carico delle Atb; 2 punti di travaso dello scarico delle navi; un impianto di reliquefazione per la trasformazione da fase gassosa a fase lquida del GNL; sale pompe antincendio; servizi ausiliari. Il Rapporto Preliminare di sicurezza evidenzia che la costruzione del deposito, per ragioni legate all’andamento del mercato energetico e al PNRR, avverrà in due fasi successive distinte: la prima comprenderà tutti gli impianti di “processo”, tutti gli impianti di sicurezza (allarme, controllo, blocco, ecc.) e antincendio del deposito oltre a 11 serbatoi (per una capacità geometrica complessiva pari a 19.800 mc) e 2 baie della pensilina di carico; la seconda comprenderà il 12° serbatoio e la 3^ baia della pensilina di carico.

Le amministrazioni e gli enti coinvolti sono quindi invitati a rappresentare tempestivamente la necessità dell'acquisizione di ulteriori pareri da parte di altre amministrazioni o uffici non elencati in indirizzo, ai fini della convocazlone nell'ambito della conferenza di servizi. Possono inoltre richiedere un'eventuale documentazione integrativa entro 15 giorni dalla data di avvio del procedimento.

Se dovessero emergere durante l'istruttoria elementi di complessità, il Dipartimento Energia del Mase si riserva di procedere allo svolgimento della riunione della conferenza in modalità sincrona e la riunione si terrà il 2 aprile 2024.

Luciano Parodi

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