Riceviamo e condividiamo la lettera di un donatore di sangue e plasma (già 87 donazioni) presso il Centro Trasfusionale situato all'interno del Santa Corona a Pietra Ligure.
“La presente è per comunicare lo stupore e lo sconcerto nel verificare che, al contrario di come sia sempre stato, è stata allestita una saletta all'interno del Centro stesso dove poter fare una piccola colazione al termine della donazione.
Scusate se utilizzo il termine improprio ‘colazione’ ad indicare questa farsa, ma è per farvi capire come noi donatori (nonché tutti gli operatori del Centro Trasfusionale) possiamo considerare ad un livello che "sotto la decenza minima" è un eufemismo tale supposto ristoro.
Onestamente la giustificazione descritta in una lettera attaccata ad un vetro è alquanto ridicola, in quanto riporta in maniera assolutamente categorica la spiegazione che non si tratta assolutamente di questioni economiche, bensì a salvaguardia del donatore che, in caso di malore post-donazione, potrebbe venire soccorso dagli operatori presenti all'interno.
Questo farebbe un po' sorridere, se non fosse una tragica bugia che nasconde invece la conseguenza alla minaccia del presidente regionale (da cui dipendono le sorti della sanità regionale) di commissariare le Asl che non contengano i costi.
Invece, con questa decisione di non offrire più la colazione al bar dell'Ospedale ai donatori, si ottiene l'effetto contrario! La maggior parte dei donatori si rifiuta di fermarsi a mangiare queste schifezze industriali confezionate (alla faccia del cibo salutare che dovrebbe, a rigor di logica, esserci in una struttura sanitaria), per andare proprio al di fuori della struttura, attraversare l'Aurelia, e prendere un caffé ed altro là (se non prendere l'auto ed andare a fare commissioni, prendendo qualcosa in centro a Loano o Pietra). Certo che soccorrere qualcuno al di fuori dell'Ospedale sarebbe un po' più scomodo. Lo credo solo io, oppure anche voi?
Io non credo che ci siano donatori che smettano di donare al Centro Trasfusionale, o che smettano al Centro Trasfusionale e che vadano a donare solo all'Avis (comportando così un aumento dei costi, alla faccia del contenimento richiesto dai "capi") solo perché viene offerta una colazione che definire offensiva è riduttivo. Non si dona per un pezzo di pane, ma lo si fa con uno spirito solidale. Però questo andrebbe considerato come uno schiaffo in faccia a chi impiega il proprio tempo per aiutare gli altri gratuitamente".