L’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) ha lanciato una petizione online sulla piattaforma Change.org (CLICCA QUI), per chiede al sindaco di Quiliano, ed ai primi cittadini di Alassio, Albisola Superiore e Sassello di smettere di usarle, a non installare gabbie per la cattura e l’uccisione dei cinghiali che scendono in città.
"Per ostacolare le incursioni occorre invece prendere altre iniziative incruente, oltre alla gestione corretta della spazzatura: tenere puliti gli alvei dei torrenti e bloccare, con i mezzi tecnici disponibili, i sentieri di boschi e campagne da cui scendono in città; ma, soprattutto e di concerto con la Regione, costringere le squadre locali dei cinghialisti a frequentare spesso i torrenti (e possibilmente anche i sentieri di cui sopra) con i loro cani al guinzaglio, costringendo gli intrusi a ritornare nel bosco", spiegano dall'OSA.
"Del resto la situazione è solo colpa dei cacciatori: hanno liberato a fine ‘900, quando i cinghiali erano quasi scomparsi, soggetti d’allevamento (molto fertili e più confidenti) per farli riprodurre ed avere più prede; per anni hanno scaricato montagne di scarti vegetali dei mercati ortofrutticoli nelle loro zone di caccia, per legare al territorio i cinghiali, che hanno quindi associato l’uomo alla presenza di cibo (e quando questi rifornimenti sono stati vietati, gli animali sono scesi negli abitati!)".
L’associazione ricorda che “selvatico” non equivale a “stupido”: "I cinghiali sono animali intelligenti e sensibili quasi quanto i cani, con una vita sociale intensa e complessa. Nei mesi scorsi aveva pubblicato un video, oscurato nelle immagini perché troppo crude, che riportava i lamenti strazianti di un giovane cinghiale, catturato in una gabbia e che capiva benissimo che stava per essere fucilato. Chi avrà il coraggio di sentirlo ed ha un minimo di cuore - concludono dall'OSA - sarà costretto a concludere che si tratta di un barbaro maltrattamento, e inutile".