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Attualità | 30 gennaio 2024, 08:40

"Eliminare le gabbie per catturare e uccidere cinghiali", l'OSA lancia una petizione

"Per contrastare le incursioni, è necessario adottare altre strategie non violente", proseguono dall'associazione

"Eliminare le gabbie per catturare e uccidere cinghiali", l'OSA lancia una petizione

L’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) ha lanciato una petizione online sulla piattaforma Change.org (CLICCA QUI), per chiede al sindaco di Quiliano, ed ai primi cittadini di Alassio, Albisola Superiore e Sassello di smettere di usarle, a non installare gabbie per la cattura e l’uccisione dei cinghiali che scendono in città.

"Per ostacolare le incursioni occorre invece prendere altre iniziative incruente, oltre alla gestione corretta della spazzatura: tenere puliti gli alvei dei torrenti e bloccare, con i mezzi tecnici disponibili, i sentieri di boschi e campagne da cui scendono in città; ma, soprattutto e di concerto con la Regione, costringere le squadre locali dei cinghialisti a frequentare spesso i torrenti (e possibilmente anche i sentieri di cui sopra) con i loro cani al guinzaglio, costringendo gli intrusi a ritornare nel bosco", spiegano dall'OSA.

"Del resto la situazione è solo colpa dei cacciatori: hanno liberato a fine ‘900, quando i cinghiali erano quasi scomparsi, soggetti d’allevamento (molto fertili e più confidenti) per farli riprodurre ed avere più prede; per anni hanno scaricato montagne di scarti vegetali dei mercati ortofrutticoli nelle loro zone di caccia, per legare al territorio i cinghiali, che hanno quindi associato l’uomo alla presenza di cibo (e quando questi rifornimenti sono stati vietati, gli animali sono scesi negli abitati!)". 

L’associazione ricorda che “selvatico” non equivale a “stupido”: "I cinghiali sono animali intelligenti e sensibili quasi quanto i cani, con una vita sociale intensa e complessa. Nei mesi scorsi aveva pubblicato un video, oscurato nelle immagini perché troppo crude, che riportava i lamenti strazianti di un giovane cinghiale, catturato in una gabbia e che capiva benissimo che stava per essere fucilato. Chi avrà il coraggio di sentirlo ed ha un minimo di cuore - concludono dall'OSA - sarà costretto a concludere che si tratta di un barbaro maltrattamento, e inutile". 

Redazione

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