Politica - 30 gennaio 2024, 12:20

Dimensionamento scolastico, Natale e Arboscello (Pd): "Il più grande pasticcio amministrativo di Toti e della sua giunta"

"Stanno massacrando le generazioni future", aggiungono i Dem

 

"Il dimensionamento scolastico targato Toti-Ferro è il più grande dei pasticci amministrativi che questa giunta ha compiuto da quando si è insediata. Gli accorpamenti presentati non avevano e non hanno nessuna logica didattica e territoriale, ma sono stati dettati solo da interessi politici e numerici. Abbiamo assistito a sindaci e territori che hanno visto i loro istituti spostati dall’uno all’altro con ripercussioni sul percorso di studi degli studenti e altri, come la Città Metropolitana di Genova, che non hanno fatto nessun accorpamento, facendo rischiare il commissariamento della Regione". Cosi commenta il consigliere regionale del Partito democratico Davide Natale relatore di minoranza del Piano di dimensionamento scolastico.

"Neanche però la ciambella di salvataggio offerta nel Milleproroghe, che ha portato da 16 a 12 il numero di scuole da accorpare, ha permesso di riaprire una discussione coinvolgendo scuole e territori: la genialità perversa di questa giunta  invece di riaprire il dialogo, ha deciso di premiare chi i compiti a casa non li ha fatti, cioè chi gli accorpamenti non li aveva presentati, penalizzando territori come Spezia e Imperia. Una scelta che su altre province, come Savona, ha creato fibrillazioni anche nella maggioranza, dove con un emendamento ‘boccia Ferro’, i consiglieri regionali Bozzano, Mai e Russo hanno rimandato al mittente gli accorpamenti decisi dalla Giunta nella provincia savonese e ne hanno imposti altri, senza senso", aggiunge Natale. 

"Siamo alla commedia dell’assurdo - aggiunge il vicecapogruppo Pd in Regione Roberto Arboscello - con un finale degno dello spettacolo indecoroso andato in scena da parte del centrodestra. Con questo finale si calpestano ancora una volta i territori, le amministrazioni e le istituzioni scolastiche. Questa giunta non solo ha compiuto scelte senza ascoltare ma ha fatto ancor peggio, così come i tre consiglieri Bozzano, Mai e Russo, ha umiliato quei soggetti che sono stati chiamati in commissione, hanno espresso un loro parere chiaro e incontrovertibile ma nonostante questo è stato votato l'emendamento che boccia l'assessore e affossa due istituti scolastici savonesi". 

"I tre consiglieri, di cui due savonesi, si sono arrogati il diritto a scegliere il futuro di due istituti senza tenere minimamente conto delle osservazioni tecniche avanzate dai diretti interessati. Una scelta sul ridimensionamento fatta a servizio della politica del centrodestra, e non a servizio della scuola, degli insegnanti e degli alunni. I savonesi sono stufi di essere presi in giro da un ex capogruppo che ora vuole apparire come il miglior oppositore della Giunta, ma che rimane in maggioranza, e da un nuovo capogruppo piegato al volere della sua parte politica e non del territorio". 

"Questi accorpamenti  - concludono Natale e Arboscello - avranno ripercussioni sul percorso scolastico degli stessi studenti, ma per l’assessore erano importanti i numeri. Peccato che la didattica non può essere tratta in maniera ragionieristica. Licenziare questo piano è un errore colossale e le conseguenze purtroppo le pagheranno docenti e studenti. Stanno massacrando le generazioni future". 

 

Comunicato stampa