Jannik Sinner è nella storia: con una rimonta da sogno, sotto due set a zero contro il russo Daniil Medvedev, l'altoatesino diventa il primo tennista italiano capace di vincere gli Australian Open.
Era dal 1976, dal trionfo di Adriano Panatta al Roland Garros di Parigi, che un azzurro non conquistava uno dei quattro tornei dello Slam, l'eccellenza dello sport della racchetta. Sinner ci è riuscito, dopo aver demolito in semifinale il numero uno del mondo Novak Djokovic, con una rimonta pazzesca nella finale contro Medvedev, che sembrava avviato ad un facile successo, dopo aver conquistato i primi due set con un duplice 6-3. Sull'orlo del precipizio, come solo i grandissimi sanno fare, l'azzurro ha tirato fuori il meglio di sè, vincendo le due frazioni successive per 6-4, trascinando la sfida al quinto.
Nella frazione decisiva, dopo un iniziale equilibrio, Sinner ha fatto prevalere la sua maggiore freschezza, contro un avversario che nel corso del torneo aveva rimontato due volte da due set di svantaggio: alla fine Medvedev non ne aveva più e Sinner, fino a qualche mese fa accusato di essere incapace di vincere le partite che contano al quinto set, in match maratona da 4 ore di durata, ha tirato fuori il meglio del suo repertorio. Ha deciso il break al sesto gioco, che ha consentito all'azzurro di chiudere poi 6-3 con un turno di servizio in cui nulla ha concesso al suo avversario.
Con questa vittoria, Sinner inizia alla grandissima il 2024, dopo aver chiuso alla grande il 2023, con la finale delle Atp Finals e la conquista della Coppa Davis a Malaga la settimana successiva.
E la vittoria di Sinner in Australia aiuta anche l'Italia, in particolare Torino, nella corsa a mantenere le Atp fino al 2030: con un azzurro grandissimo protagonista del tennis, le chances di battere la concorrenza di Emirati Arabi e Quatar, aumenta, avendo come ambasciatore un campione che pare destinato a diventare il prossimo numero uno del mondo.