Registrano un forte calo in Liguria, nel 2023, le richieste di cassa integrazione in Liguria. Lo rivelano i dati diffusi dall’INPS secondo cui le ore autorizzate di CIG sono diminuite del 26,9% rispetto all’anno precedente con -2.114.591 ore con una percentuale di diminuzione su base regionale nettamente superiore a quella nazionale (-12,7%) e anche a quella delle regioni del Nord Ovest (-14,3%).
A livello provinciale, nel savonese il calo è stato del 18,6% (-489.187 ore), ed è la provincia con la decrescita minore a confronto di Genova -30,3% (-1.383.716 ore) e La Spezia -53,5 (-273.578 ore), mentre l'imperiese è la "mosca bianca" perché si è registrata una risalita del +20,4% (+31.890 ore).
Nell'anno passato le le ore totali autorizzate in Liguria, che rappresentano il 5% della CIG del Nord Ovest, sono scese dunque da 7.862.092 a 5.747.501. In linea con la tendenza del resto d’Italia, in Liguria sono diminuite tutte le tipologie di cassa integrazione: ordinarie, ovvero quelle legate ad una riduzione dell'attività lavorativa dovuta a una temporanea difficoltà di mercato dell'azienda; straordinarie, cioè legate a situazioni di riorganizzazione aziendale, crisi aziendali o contratti di solidarietà; in deroga, ovvero a sostegno ai lavoratori di quelle imprese che non potevano ricorrere agli strumenti ordinari perché esclusi all'origine o perché avevano già esaurito il periodo di fruizione delle tutele ordinarie.
Scendendo nel dettaglio, sempre a livello ligure, si è registrato un -46% negli ordinari (-983.999 ore, in controtendenza rispetto al resto del Nord Ovest che ha invece visto un aumento nel 2023 del 2,1%), -17,6% per le straordinarie (-929.287 ore) e -45,3% per quelle in deroga (-201.305 ore). Nel 2023 in Liguria sono diminuite dell’89,1% anche le ore autorizzate dei Fondi di Integrazione Salariale (-3.620.822 ore).
Numeri che, secondo il presidente Toti "raccontano di un’economia ligure vivace e in crescita, sia per i lavoratori che per le aziende" e che "si vanno ad aggiungere a quelli sull’occupazione diffusi nei mesi scorsi da enti come le Camere di Commercio e l’European House Ambrosetti, tutti concordi nel parlare di tessuto economico dal segno più che si è ormai lasciato alle spalle la crisi economica post Covid. Rimane ovviamente l’impegno della Regione Liguria - aggiunge - nell’affrontare, con i mezzi a sua disposizione, nel gestire le crisi aziendali che ancora insistono sul nostro territorio".
"Dall'analisi di questi dati emerge che il 2023, come già evidenziato da molti altri indicatori in questi mesi, è stato un anno positivo per le aziende liguri, infatti nell'ultimo anno vi è stata meno necessità di attivare la misura della cassa integrazione - aggiunge l'assessore regionale al Lavoro e Politiche attive dell'Occupazione Augusto Sartori - In un contesto nazionale in cui l'economia è in ripresa in Liguria abbiamo ottenuto risultati eccellenti, anche migliori della media italiana e del Nord Ovest. Il merito è da ascrivere a tutto il sistema, dal mondo delle imprese ai lavoratori e certo anche alle politiche messe in campo dalla Regione che hanno sostenuto la crescita ed il lavoro delle nostre imprese".