Il futuro dell'ex piscina di via Trento e Trieste sarà quello di diventare uno spazio per praticare lo skateboard anche da persone con disabilità, in base a modelli già realizzati in altre città.
C'erano associazioni di skater, progettisti, skater e Ilaria Naef, detentrice del record del mondo di salto mortale in carrozzina sulla neve, ieri all'incontro in Comune sul futuro skatepark all'ex piscina di via Trento e Trieste.
L'incontro, con gli assessori Rossello, Becco e Parodi, era stato chiesto proprio dall'assessore allo Sport Rossello (ne seguirà uno con il Coni) per un confronto con gli “addetti ai lavori” che permettesse di avere informazioni e indicazioni su quale possa essere la soluzione migliore da adottare per lo skatepark, nell'ambito della metratura e degli spazi disponibili all'interno dell'impianto sportivo.
Ormai lo skateboard è diventato uno sport a tutti gli effetti, con un Campionato Italiano di Skateboard (CIS), nato in modo spontaneo nel 1998 attraverso il coordinamento di un numero considerevole di associazioni sportive e gruppi organizzati. E uno degli aspetti dello skateboard è la grande quantità di stili, in genere definiti dal tipo di "ostacolo" su cui vengono praticati.
“Per lo skatepark – afferma l'assessore allo Sport Francesco Rossello - l'idea è di creare un percorso che tenga in considerazione anche le persone con disabilità all'insegna dell'inclusività. Nei prossimi giorni proporremo un incontro anche al Coni il cui supporto è fondamentale e con il coinvolgimento del delegato federale Ventriglia e siamo inoltre in contatto con il nazionale. Dalle indicazioni che stiamo raccogliendo potremo poi avviare in tempi brevi la progettazione dello spazio interno sul modello del 'superpark' per avere una struttura utilizzabile da tutti, senza barriere”.