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Attualità | 24 gennaio 2024, 18:59

Sentenza Piombino, Rete No Rigass GNL: "Parere deterrente agli oppositori che lascia aperta la questione spostamento"

"Come Rete continueremo la battaglia contro il protrarsi dell'uso delle fonti fossili e contro lo strapotere di Eni, Snam e affini"

Sentenza Piombino, Rete No Rigass GNL: "Parere deterrente agli oppositori che lascia aperta la questione spostamento"

"La Rete No Rigass GNL esprime innanzitutto solidarietà e vicinanza all'amministrazione e ai cittadini di Piombino, alle associazioni e ai comitati che in questi mesi hanno tenacemente lottato in difesa del loro diritto, sancito dalla Costituzione, di vivere in un ambiente sano e sicuro. Un riconoscimento va anche a chi è intervenuto ad adiuvandum ed è stato per questo penalizzato dalla sentenza. Sulla sentenza facciamo alcune considerazioni di principio riservandoci di approfondire dopo averla letta per intero".

Così, in una nota, la rete di soggetti che si oppongono al posizionamento dell'impianto rigassificatore nel savonese alla sentenza emessa dal Tar circa il ricorso del comune toscano dove si trova ora ormeggiata la Golar Tundra.

"Già il dispositivo ne chiarisce la natura politica e punitiva laddove condanna il Comune al pagamento in toto delle spese legali, cosa mai vista prima" sottolineano in primo luogo, ricordando che "la prassi seguita finora dai tribunali è sempre stata quella di compensare queste spese. Purtroppo, invece la prassi di punire pecuniariamente associazioni e cittadini sta diventando consuetudine, una vera campagna intimidatoria".

"Riteniamo - continuano quindi - che la sentenza non vada letta come emessa contro Piombino ma sia stata emessa contro tutti i cittadini che osano o oseranno porsi contro i poteri forti ai quali è stata sottomessa l'Italia con leggi le cui radici affondano nel passato. Occorre una grande presa di coscienza da parte dei cittadini che solleciti un profondo ripensamento in tutte le forze politiche e le costringa ad agire coerentemente per il bene dei cittadini e dei territori".

"Come Rete continueremo la battaglia - affermano - perché la nostra attenzione non va solo a singole situazioni ma va all'emergenza climatica, all'aggravarsi della quale le singole situazioni contribuiscono. La battaglia rimane contro il protrarsi dell'uso delle fonti fossili e contro lo strapotere di Eni, Snam e affini. Rigettiamo perciò con forza il tentativo di dividerci e di porci gli uni contro gli altri, confinandolo in una visione nimby che non ci appartiene. Non vale il detto 'mors tua vita mea' perché oggi può essere vita breve e effimera per qualcuno, ma domani sarà mors per tutti".

"Invitiamo infine a considerare il fatto che il TAR non dice nulla sullo spostamento della Golar dopo tre anni di permanenza a Piombino -  aggiungono però - Lo stesso governatore Giani lo rivendica sulla stampa anche dopo la sentenza del TAR come una sua vittoria personale. Questo significa che rimangono aperte tutte le altre questioni a partire dal trasferimento a Vado, alla costruzione di altri inutili e devastanti rigassificatori e gasdotti, e tutto quanto è legato al prolungare l'uso delle fonti fossili".

"La sentenza a nostro avviso ha principalmente una funzione deterrente contro chi osasse ancora  opporsi alle decisioni sulla creazione di un Hub del Gas e alle conseguenti costruzioni di impianti. Su questo ritorneremo dopo aver letto e esaminato tutte le 240 pagine che compongono la sentenza del TAR Lazio" concludono.

Redazione

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