A poche ore di distanza dall'incontro previsto nel pomeriggio odierno (23 gennaio, ndr) a Palazzo Sisto a Savona tra comuni ed enti interpellati dal questionario somministrato da Asl2 circa gli impatti del progetto FSRU dell'Alto Tirreno, quindi non solo sulla nave rigassificatrice al largo di Vado-Savona ma anche sulle opere a terra fino alla Val Bormida, è la sezione provinciale di Assoutenti a intervenire "a gamba tesa" sull'argomento.
E lo fa con una nota dai toni severi e preoccupati. Innanzitutto dai tempi ritenuti eccessivamente limitati per fornire risposte adeguate in proporzione al livello di dettaglio che richiede un questionario del genere, poi anche circa il rispetto del principio costituzionale di "sussidiarietà" giungendo così a una presa di posizione chiara: l'associazione si asterrà dall'esprimere il proprio parere.
"Sta diventando problematica una valutazione obiettiva di fronte alla richiesta di ASL 2 ai Comuni e alle associazioni sulla compilazione di un questionario per la stima degli impatti, i più disomogenei possibili, del rigassificatore sul nostro territorio - sottolineano da Assoutenti - Le reazioni, assolutamente contrastanti tra loro, partono da una richiesta di Snam all'azienda sanitaria locale di una valutazione circonstanziata riguardante presunte competenze di Enti locali e Associazioni di carattere economico o del terzo settore".
"La perplessità nasce dalla decisione di richiedere un parere entro il 31 gennaio, secondo un questionario che richiede una valutazione dettagliata su aspetti giudicati positivi o negativi di un'opera progettata e proposta nel contrasto più assoluto tra Enti dotati di competenza e responsabilità territoriale - aggiungono - Il dettato costituzionale sulla 'sussidiarietà', sia essa verticale tra gli Enti di Stato che quella orizzontale che coinvolge cittadini ed associazioni, è sostituito da una conflittualità esasperata dove prevalgono interessi politici, economici e personali a danno di un democratico e costruttivo interesse generale".
Da qui la scelta dell'astensione: "La nostra associazione, dopo attenta valutazione e constatata la difficoltà delle Pubbliche Amministrazioni a prendere decisioni che le responsabilizzano di fronte a interessi generali e diffusi - continuano, senza risparmiare una frecciata - ribadisce la propria responsabilità solo e secondo le proprie competenze e si astiene dall’esprimere pareri non suffragati da oggettive conoscenze atte a garantire un adeguato intervento".
La chiusura è invece con un sollecito all'Asl2 Savonese affinché provveda "a stendere una 'Carta di qualità' dei servizi a salvaguardia dei diritti dei cittadini in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori, che tenga conto anche delle necessità territoriali alla luce di condizioni ambientali valutate pericolose per la salute pubblica".