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Attualità | 22 gennaio 2024, 10:07

Truffe alle fasce deboli, il vademecum dei carabinieri

Il Comando Provinciale ha realizzato un opuscolo contenente alcuni suggerimenti per richiamare ancora una volta l’attenzione da parte di tutti

Truffe alle fasce deboli, il vademecum dei carabinieri

Le ultime due truffe in danno di persone anziane commesse a Savona nei giorni scorsi e scoperte dai carabinieri del Comando Provinciale che hanno colto in flagranza e arrestato il truffatore, inducono a rilanciare ancora una volta i consigli utili per conoscere, prevenire e contrastare questo odioso fenomento che vede i malviventi approfittare della sfera emotiva e delle vulnerabilità delle vittime, provocando spesso, accanto al danno di natura economica, un ancor più grave turbamento nella persona per il reato subito. 

Nell'ultimo caso, i carabinieri del Nucleo Investigativo avevano fermato e arrestato un giovane campano che, dopo aver truffato due anziane donne savonesi, in due distinte occasioni, a distanze di pochi minuti, si era fatto consegnare complessivamente circa 5mila euro in contanti, diversi monili in oro e orologi preziosi, beni che oltre ad avere un notevole valore economico rappresentavano soprattutto i ricordi di una vita.

Le tecniche utilizzate per indurre le vittime a cadere nella trappola agiscono sulla sfera emozionale. Nel primo caso, infatti, un complice aveva chiamato al telefono l’anziana signora, facendole credere di dover aiutare un nipote in difficoltà economica a seguito del blocco di alcune merci presso un fantomatico ufficio postale. Appena terminata la telefonata, si è presentato a casa dell’86enne savonese un complice, che ha prelevato l’ingente somma di danaro e svariati gioielli consegnategli dalla vittima.    

Nel secondo caso, invece, il “telefonista” aveva fatto credere ad un’altra anziana, abitante nello stesso quartiere della prima, di essere un carabiniere, riferendo che il figlio era stato arrestato per aver causato in auto l’investimento di un pedone, ragion per cui l’85enne vittima avrebbe dovuto versare una “cauzione” per liberare ed evitare il carcere al congiunto. Anche in questo caso, pochi istanti dopo aver terminato la telefonata si presentava a casa il complice, qualificandosi come un carabiniere e facendosi consegnare dall’anziana circa mille euro in contanti e alcuni gioielli in oro.

Il primo strumento di difesa contro le tecniche adottate dai truffatori è la conoscenza del fenomeno. Per questo, il Comando Provinciale carabinieri di Savona ha realizzato un opuscolo contenente alcuni suggerimenti per richiamare ancora una volta l’attenzione da parte di tutti. Obiettivo: contrastare questi deplorevoli delitti che hanno purtroppo ancora presa, in una realtà come la nostra, caratterizzata da una rilevante percentuale di persone anziane. Questi opuscoli saranno distribuiti dai militari sul territorio e presenti nelle sale d’attesa di tutte le caserme.

Continueranno inoltre le campagne di sensibilizzazione, già attive, con incontri tenuti dai carabinieri nei principali luoghi di aggregazione delle persone anziane, quali centri associativi, parrocchie e sedi comunali.

Files:
 L opuscolo dei carabinieri per combattere le truffe alle fasce deboli (51 kB)

Redazione

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