Menù ricco, con piccola degustazione, per il prossimo appuntamento di Storie Andoresi "I nonni raccontano", la rassegna organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Andora che propone un incontro dedicato al dialetto, alla cucina e ai ricordi legati a piatti che fanno parte delle tradizioni gastronomiche contadine, spesso proposti in manifestazioni andoresi di grande successo. Si terrà venerdì 26 gennaio alle 17.30 a Palazzo Tagliaferro.
Un laboratorio che racconterà dei Tortelli fritti, dei Tacui di Conna, dei Frisciôi de mée e dei Frisciôi di cachi. Una formula originale che è una occasione per fare risuonare il dialetto a Palazzo Tagliaferro grazie al "Manuale della Parlata di Rollo e della Marina" di Adriano Ghiglione, agli interventi degli amici del Recantu degli Andoresi e degli esperti cuochi per passione o professione Nella Piccardo, Liliana Garassino, Franco Guardone, Adriana Ordano, con la collaborazione preziosa di Silvia Tosi della Pro Loco di Andora. Partendo dalle ricette, realizzate sul momento, tradotte dall’italiano nella parlata locale, si racconteranno tradizioni contadine, antichi mestieri, storie "dau Recantu".
Dalle parole ai fatti, con una piccola degustazione finale di eccellenze locali realizzata in collaborazione con la Pro Loco di Andora. Storie Andoresi, presentato dall’assessore Maria Teresa Nasi con la collaborazione di Monica Napoletano dell’Ufficio stampa del Comune, parlerà anche del progetto della DeCo la cui Commissione, presieduta dal Delegato al Commercio Corrado Siffredi, ha l’obiettivo di attribuire il marchio a prodotti e ricette rappresentative di Andora quali la Cipolla Belendina, lo spumante Andalora, i Tacui di Conna, il Condiglione gelato del Bar Doria o le Cozze alla Rita e alle specialità che dimostreranno di avere esclusiva origine ad Andora.
“L’occasione è data dalla presentazione dell’aggiornamento del Manuale della Parlata di Rollo e della Marina, donato da Adriano Ghiglione alla Biblioteca Civica di Andora – spiega Maria Teresa Nasi - Come già avvenuto in una precedente edizione, si giocherà con le ricette: i cuochi locali faranno vedere le preparazioni sul momento e gli ingredienti e procedimenti saranno tradotti nelle varie parlate di Andora. Naturalmente il pubblico sarà invitato a partecipare con i propri ricordi perché si tratta di piatti che fanno parte delle tradizioni di Andora e della gioventù dei nonni. Non mancheranno le testimonianze anche “dau Recantu” degli Andoresi doc, preziosi ricordi dell’Andora di un tempo, con un viaggio sul territorio grazie ad una mappa che propone la toponomastica in dialetto”.
Dopo le parole, ci sarà una piccola degustazione dedicata ai prodotti locali, realizzata dal Comune con la collaborazione della Pro Loco di Andora.