E' stato presentato questa mattina in Regione il progetto di promozione del "turismo delle radici" dal nome "Italea Liguria", volto ad attrarre italiani all'estero e discendenti di liguri intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini.
Lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU per il periodo 2022-2025, il progetto Italea fornisce un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia, grazie anche all'organizzazione capillare costituita da 20 gruppi, ognuno per una regione italiana, che avranno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori delle radici.
Il nome Italea deriva da "talea", una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi: recidendone una parte e ripiantandola, le si può dare nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio come accade con le migrazioni. La riconoscenza della "pianta madre" al proprio fiorire nel mondo è proprio il concetto che si intende così valorizzare con questo progetto ministeriale che sarà gestito dall'associazione Sonio Liguria ETS.
“Siamo molto soddisfatti per il coinvolgimento della Regione Liguria nella realizzazione delle attività che si svolgeranno in questa regione per la promozione del turismo delle radici - ha detto il Console Ambasciatore Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto PNRR 'Turismo delle Radici' Ministero degli Affari Esteri - Un sostegno importante per il gruppo che abbiamo istituito in Liguria, Italea Liguria, che si occuperà di creare l’offerta turistica per i viaggiatori delle radici in coordinamento con soggetti istituzionali e privati locali. Il MAECI tiene molto al successo di questa iniziativa per valorizzare territori finora trascurati dai flussi turistici principali, in particolare i piccoli comuni, e per rilanciare il rapporto tra l’Italia e le sue comunità all’estero che includono più di 80 milioni di persone”.
“Con la presentazione di Italea Liguria ci immergiamo di fatto in quelle che saranno le iniziative nel 2024 connesse all'Anno delle Radici Italiane che già nel 2023 abbiamo iniziato a promuovere - ha affermato l’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori - I dati relativi alla crescita di quasi il 10% delle presenze di turisti stranieri in Liguria sono da stimolo per far sì che anche i discendenti dei liguri diffusi in tutto il mondo possano venire in Liguria alla ricerca del loro passato famigliare. Questi pacchetti turistici, inoltre, saranno di grande aiuto per favorire le nostre politiche di destagionalizzazione di valorizzazione dell'entroterra dal momento che molti emigranti sono partiti per cercare fortuna all'estero proprio da quei territori”.
Tra gli eventi previsti, l'organizzazione dei "Laboratori delle Radici", momenti esperienziali grazie ai quali i turisti delle radici potranno immergersi negli usi, costumi, tradizioni e cultura della loro terra di origine con l’ausilio dei 5 sensi. Dalla storia, la cultura e la lingua genovese alla produzione di fogli di carta fatta a mano, ma anche pacchetti sportivi che coinvolgeranno Genoa, Sampdoria ed il CSI un itinerario dedicato agli appassionati di sport.
Grazie ad alcuni partners si svilupperà lo sport outdoor sia nell’entroterra, nei monti ed i boschi della Liguria (escursioni, mountain bike, arrampicata, orienteering, cavallo, rafting, ecc.) sia sul mare (pallanuoto, vela, canoa, immersioni e snorkeling, ecc,). Lo sport outdoor, insieme alle escursioni con le guide ambientali, sarà occasione per il turista delle radici, di conoscenza e apprezzamento degli ambienti naturali della Liguria e dunque di sensibilizzazione verso il loro rispetto.
“La bellezza dello sport è che può essere declinato in vari modi - ha detto l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro - Lo sport è risultati, ma anche salute. Per quello che riguarda il turismo è un ottimo traino. Lo dimostrano i tanti eventi che richiamano sul nostro territorio non solo gli atleti, ma anche tanti accompagnatori. Il progetto Italea Liguria va anche oltre. Richiama persone dall’estero non solo alla ricerca dei propri avi, ma anche delle origini dei liguri che, ad esempio, hanno fondato club calcistici in Sudamerica. L’obiettivo è portare in Liguria atleti da tutto il mondo per venire a praticare attività sportive sul nostro territorio. Abbiamo il clima, le bellezze naturali e le strutture”.
“Sono onorato di rappresentare tutti i cinquemila liguri del mondo delle nostra associazione; questa iniziativa non solo è valida perché rilancia il turismo ma perché deve essere un volano per ripopolare i nostri magnifici borghi”, ha aggiunto il presidente dell'associazione “Liguri nel Mondo” Mario Menini.
“Il viaggiatore delle radici si differenzia dal turismo classico perché mentre quest’ultimo è motivato dal desiderio di visitare un luogo, il viaggiatore delle radici è motivato dal desiderio di ritrovare se stesso - afferma Andrea Pedemonte, referente del progetto Italea Liguria e presidente dell’Ente del Terzo Settore Sonio Liguria ETS - Dunque il luogo è solo uno strumento per raggiungere il fine, al centro vi è la persona. La forza del nostro progetto è il nostro team, un gruppo giovane con 3 ragazze under 36, fatto di 8 persone di cui 7 donne: grandi professioniste che mettono una enorme passione in quello che fanno e nel portare avanti questo progetto. Realizzeremo diversi percorsi personalizzabili a seconda dell’esigenza del turista ma con linee tematiche che possano accontentare le diverse tipologie di viaggiatore delle radici: i giovani, gli anziani, le famiglie con figli, e così via. Altro nostro obiettivo sarà la realizzazione di eventi per sensibilizzare il territorio e la collettività locale sull’importanza dell’accoglienza nel viaggio delle radici. Lo faremo cercando di creare una rete e valorizzare la tradizione, la cultura, l’artigianato, la gastronomia, i piccoli musei tematici, i piccoli produttori locali come il frantoio o il produttore di miele, ecc.. cercando di rendere usufruibile questi servizi e prodotti ed attività sia ai viaggiatori sia ai liguri stessi che potranno riscoprire le proprie tradizioni. Ringrazio la rete di 33 partner aperta a chiunque voglia collaborare al progetto”.