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Eventi | 17 gennaio 2024, 11:30

“Borgio Verezzi, paese del teatro”, al via la nuova rassegna “Festival In&Out”

Otto spettacoli articolati in sei appuntamenti - uno al mese, tra gennaio e giugno - tre dei quali saranno rappresentati al mattino successivo al “Gassman” per le scuole medie del circondario

“Borgio Verezzi, paese del teatro”, al via la nuova rassegna “Festival In&Out”

Dal sottosuolo di Borgio alla sommità della collina di Verezzi: è il suggestivo percorso teatrale di “Festival In&Out”, la nuova rassegna creata dal Comune di Borgio Verezzi per ampliare sempre di più l’offerta culturale di “Borgio Verezzi, paese del teatro”. La rassegna proporrà otto spettacoli articolati in sei appuntamenti - uno al mese, tra gennaio e giugno - tre dei quali saranno rappresentati al mattino successivo al “Gassman” per le scuole medie del circondario, “nell’ottica di aprirsi ancor più ai giovani, che costituiscono il pubblico del futuro”, osserva il direttore artistico Stefano Delfino.

Si comincia, non a caso, la sera del 28 gennaio in occasione della Giornata della Memoria, con Pino Petruzzelli che nelle Grotte di Borgio Verezzi porterà in scena ,“L’ultima notte di Boenhoffer”, la storia del celebre teologo e pastore luterano morto nel campo di sterminio di Flossemburg. La mattina seguente, al Gassman, Pino Petruzzelli interpreterà invece “Zingari, l’Olocausto dimenticato”. L’11 e 12 febbraio arriverà Matthias Martelli, rispettivamente con “L’ultimo miracolo di Gesù Bambino”, da “Mistero buffo” di Dario Fo e Franca Rame, e “Raffaello, figlio del vento”’. Quindi, il 23 marzo, ecco Francesca Puglisi in “Non è Francesca”, solo nelle Grotte.

Si prosegue poi il 19 aprile, con Sarah Biacchi in “Maria, o la voce o l’amore”, omaggio a Maria Callas nel centenario della nascita. Doppio spettacolo (9 maggio nelle Grotte e 10 maggio al Gassman) per Roberto Ciufoli, con “Oh! Diss’ea”, una rivisitazione in chiave comica dell’omerico viaggio di Ulisse. Chiusura il 28 giugno con Pino Petruzzelli che torna per porre il sigillo alla rassegna con “Le Luci del cielo”, passando idealmente il testimone alla 58.ma edizione del Festival estivo, che avrà inizio nella prima settimana di luglio.

Commenta il sindaco Renato Dacquino: “Il mare a due passi, il paese diffuso, le Grotte, il centro storico con San Pietro e la collina di Verezzi con le sue quattro borgate e, lassù, San Martino. L'idea di un festival capace di collegare tutte queste bellezze è la scelta di chi vuole dare voce ad ambiente e cultura del territorio, cogliendo l’occasione del fascino e della tradizione del teatro. Il Festival In&Out arricchisce il vasto programma di manifestazioni annuali, prepara il terreno al 58° festival teatrale, crea rete con la scuola e con tutta la comunità, offre visibilità. Ancora una volta una bella opportunità da cogliere, a ognuno di noi il piacere di viverla pienamente e di essere comunità viva”.

E sottolinea Mattia Rolando, consigliere delegato al Festival: “L’amministrazione sostiene con fermezza l'idea che per far crescere il nostro Paese non si debba cercare altrove, ma abbracciare ed investire su ciò che già abbiamo. Il Festival Teatrale di Borgio Verezzi è senza alcun dubbio uno dei nostri punti di forza, parliamo ormai di un vero e proprio brand riconosciuto a livello nazionale. Mettere in scena per la prima volta una stagione “out” ad esso collegato sposa perfettamente la nostra visione di sviluppo del territorio”.

Dall'organizzazione anche un ringraziamento particolare al Prof. Olivotti e agli alunni dell’Istituto Falcone di Loano – sezione Grafica e Comunicazione, che hanno realizzato il progetto grafico per la nuova rassegna.

INFO BIGLIETTI E PREVENDITA

Per gli spettacoli nelle Grotte di Borgio Verezzi- singoli spettacoli: posto unico non numerato euro 15 / abbonamento per i 5 spettacoli: posto unico numerato euro 65

Spettacolo del 29 giugno – Chiesa di S. Martino: ingresso libero su prenotazione. 

Prenotazioni e prevendita dal 22 gennaio: via e-mail biglietteria@comuneborgioverezzi/ telefono tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 (tel 019.610167). 

Apertura Ufficio Festival, Viale Colombo 47 per prenotazioni/prevendita/ritiro biglietti: nei giorni di spettacolo con orario 10.30-13 e 16.30-18.30. I biglietti per la serata in corso possono essere acquistati anche prima dell’inizio dello spettacolo, a partire dalle 20.30, presso le Grotte di Borgio Verezzi. 

Questo il programma completo.

FESTIVAL IN&OUT 

Un percorso teatrale dalle grotte di Borgio alla collina di Verezzi

Dom 28 gennaio / Grotte di Borgio Verezzi / ore 21.30

PINO PETRUZZELLI in L’ULTIMA NOTTE DI BONHOEFFER

testo e regia Pino Petruzzelli /musiche Arvo Part/ Produzione Teatro Ipotesi

In scena l’ultima notte di vita di uno dei maggiori teologi del ‘900: Dietrich Bonhoeffer, il pastore luterano che finì la sua vita nel lager di Flossenburg. La sua colpa fu quella di aver partecipato alla resistenza contro Hitler e predicato a favore dell’assunzione di responsabilità. “Che senso ha vivere se non in funzione dell’altro in difficoltà? Come restare indifferenti davanti all’assassinio di milioni di esseri umani? Come il male che compie Hitler è frutto di scelte e azioni umane, così l’agire per il bene è anch’esso frutto di scelte e azioni umane. I nostri fratelli ebrei e Dio ci chiamavano all’azione. E io non potevo restare sordo alla loro chiamata.” Le sue ultime parole, prima di avviarsi con calma e tranquillità al patibolo nel lager di Flossemburg, furono: “Questa non è la fine. E’ solo l’inizio di una nuova vita.”

Dom 11 febbraio / Grotte di Borgio Verezzi / ore 21.30

MATTHIAS MARTELLI in IL PRIMO MIRACOLO DI GESÙ BAMBINO

di Dario Fo e Franca Rame /  Regia Eugenio Allegri / Aiuto regia Alessia Donadio / Produzione Teatro Stabile di Torino / Distribuzione Terry Chegia

È una delle giullarate più famose di Mistero Buffo, lo spettacolo capolavoro di Dario Fo e Franca Rame riportato in scena da Matthias Martelli con la regia di Eugenio Allegri. Il primo miracolo racconta l’emigrazione di Gesù e la sua famiglia da Betlemme, a seguito delle stragi degli innocenti di Erode, e di come il piccolo Gesù riesce a farsi accettare dai bambini di un’altra città inventando il miracolo degli uccellini fa con la creta. Uno spettacolo esilarante sui temi attualissimi dell’emigrazione, del lavoro e dell’integrazione costruita sull’inimitabile paradosso comico e grottesco del teatro di Fo che alla fine lascia le menti in ebollizioni, la gioia nel cuore e il sorriso sulle labbra.

Sab 23 marzo / Grotte di Borgio Verezzi / ore 21.30

FRANCESCA PUGLISI in NON È FRANCESCA - storie di ordinaria contraddizione 

di Francesca Puglisi / Collaborazione drammaturgica Laura Pozone e Riccardo Piferi / Supervisione alla scrittura Lucia Vasini / Regia Francesca Puglisi e Laura Pozone / Disegno luci Alessandro Bigatti / Organizzazione generale BUSTER

Premio ANIMA MUNDI 2020 – La drammaturgia femminile X edizione.

Finalista al “Premio Silvano Ambrogi” 2020 per la drammaturgia brillante

Quante contraddizioni vivono in ognuno di noi? Francesca, donna contemporanea, femminista del nuovo millennio, può cucinare, pulire e stirare le camicie del proprio uomo senza sentirsi immediatamente catapultata nel Medioevo? Può insegnare a una figlia come conquistare il mondo mentre abbina i calzini spaiati di tutta la famiglia? Può sentirsi una persona per bene, anche se non ha ancora capito dove va smaltito il Tetra Pak? Ma soprattutto può dirsi realmente appagata e fiera di sé sebbene da una settimana non pubblichi nulla sui social? Questi e altri dilemmi assillano la protagonista che prova a rispondere, confessandoci le sue contraddizioni, anche le più intime, dolorose e comiche allo stesso tempo. Incongruenze che sono un’occasione continua per scontrarsi con questa nostra “Società Instagram” che ci vuole eternamente connessi, sempre perfetti e mascherati. Lo spettacolo è un inno alla consapevolezza di sé, alla libertà della donna, all’amore per le sfumature, proprie e quelle degli altri. È come se Francesca si affacciasse al balcone e gridasse: “Voglio essere me stessa! Non quello che gli altri si aspettano da me! Valgo per quello che sono! Non per la mia immagine!!” - Aspe’ però, prima di affacciarsi meglio darsi una ripassata di rossetto, non si sa mai....

Venerdì 19 aprile / Grotte di Borgio Verezzi / ore 21.30

SARAH BIACCHI in MARIA - O LA VOCE, O L'AMORE

di Davide Strava / Regia Silvia Ponzo / Produzione Opificio 03

Maria Callas auto reclusa nella sua casa di Parigi studia stralci di arie liriche aprendo e chiudendo il pianoforte dei suoi ricordi. Scorrono sulle sue parole la madre, la sua carriera, il marito impresario, il grande amore per Aristotele Onassis, il loro figlio segreto. Tutto questo sotto il volere degli Dei, che come nelle saghe classiche hanno determinato il suo destino dal primo istante: il mito del tempio della lirica che ineluttabilmente accetta monasticamente il cuore frantumato dal suo grande amore. O la voce o l’amore : la rapina di cui è stata vittima l’anima di Maria Callas. Sarah Biacchi la interpreta con reverenza e rispetto, tenendosi stretto il tesoro di essere una delle pochissime attrici italiane che sono cantanti liriche. Non è Maria Callas, ma presta a Maria Callas per 60 minuti il suo corpo e la sua voce per restare con noi un’ultima volta a 100 anni dal suo arrivo sulla Terra.

Giovedì 9 maggio / Grotte di Borgio Verezzi / ore 21.30 

ROBERTO CIUFOLI in OH! DISS’EA

Scritto e diretto da Roberto Ciufoli / sassofoni e duduk Maurizio Camardi / Produzione Aida Studio

Ulisse e il suo viaggio senza fine, un esempio per tutti, la curiosità, la voglia di conoscere e di esplorare che c'è o ci dovrebbe essere in ognuno di noi. Dopo il lungo assedio di Troia è partito, dritto verso Itaca e la sua bella Penelope o ha bighellonato per dieci anni prima di trovare la strada di casa? Ulisse, l'immagine dell'uomo moderno o semplicemente un distratto? Il quesito che da secoli attanaglia studiosi e letterati, finalmente troverà risposte. Roberto Ciufoli propone una personalissima riscrittura del famoso poema omerico, un'occasione irrinunciabile per un'approfondita analisi comica.

Venerdì 28 giugno / Chiesa San Martino / ore 21.30 

PINO PETRUZZELLI in LE LUCI DEL CIELO

di Pino Petruzzelli / testi di Mario Rigoni Stern, Pino Petruzzelli, Edoardo Sanguineti, Richard Sennett, Giorgio Gaber, Costantino Kavafis, Adriano Celentano, Giorgio Caproni, Annamaria Ortese, Dino Buzzati, Hermann Hesse / produzione Paola Piacentini

Quando una città nasce è un volgere lo sguardo al cielo. Un modo per creare una comunità in cui nessuno è periferia, ma tutti sono centro. Una comunità in cui la natura entra in sinergia con il progresso tecnologico. Una comunità in cui la salute di tutti i suoi abitanti è punto fondante di una visione d’insieme volta a un futuro di felice sopravvivenza. Scrive Mario Rigoni Stern per tornare a credere nella città e nel suo territorio, nell’Uomo e nei suoi Sogni: “Luci, rumori vacui senza miti né storia! Sole vieni a farli sparire. Luna, impallidisci queste luci che ci nascondono il cielo stellato! Provate a chiudere gli occhi e a sentire i rumori intorno a noi. Se non per un anno, per un giorno, per un’ora almeno, spegnere il televisore e con lui le luci e i rumori della città e tornare, così, a riaccendere le luci del cielo. Alzare gli occhi lassù e tornare a incantarsi per lo stupore di fronte alla volta celeste. Allora, il contatto con il firmamento torna ad accompagnare la vita e tutto sembra diverso da una telenovela o da un film dell’orrore".

PERCORSI TEATRALI PER LE SCUOLE

Lunedì 29 gennaio / Teatro Gassman - Borgio Verezzi / ore 10.30

PINO PETRUZZELLI in L’OLOCAUSTO DIMENTICATO

testo e regia Pino Petruzzelli / luci Alessandro Sussi  / produzione Teatro Ipotesi

Nei vari processi contro i nazisti responsabili di crimini contro l'umanità, primo fra tutti quello di Norimberga, mai nessuno si preoccupò di sentire la testimonianza di uno zingaro. Al processo di Gerusalemme, nonostante Eichmann si fosse dimostrato consapevole delle pratiche di deportazione degli zingari, il capo d'imputazione che riguardava questo argomento venne annullato. Nessun responsabile fu chiamato a rendere conto dello sterminio degli zingari. Più di 500.000 rom e sinti sono stati uccisi nei campi di sterminio nazisti. Una storia dimenticata. Una storia non ancora scritta. Raccontarla è un atto dovuto.

 

Lunedì 12 febbraio/ Teatro Gassman - Borgio Verezzi / ore 10.30

MATTHIAS MARTELLI in RAFFAELLO FIGLIO DEL VENTO

di Matthias Martelli / musiche dal vivo Matteo Castellan / disegno luci Loris Spanu / produzione Teatro Stabile dell’Umbria e Melo Tondo APS  / distribuzione Terry Chegia

Un racconto avvincente e poetico su un grande genio dell’umanità: Raffaello Sanzio. Considerato simbolo di grazia e perfezione, la vita del pittore divino esplode non solo di arte pura ma anche di felicita, eros, sfide, contraddizioni e perfino polemiche con l’autorità e il senso morale del tempo. Matthias Martelli, accompagnato dalle musiche dal vivo di Matteo Castellan, riprende la tradizione del teatro giullaresco e di narrazione e trascina lo spettatore all’interno di un viaggio appassionante, rendendo vivi i personaggi, entrando con le immagini e le parole dentro i capolavori di Raffaello, scoprendo le curiosità, i suoi amori e immergendosi nel clima dell’epoca. Uno spettacolo che vuole essere celebrazione della vita di un genio, ma anche risposta ad un’esigenza del presente: oggi, come non mai, e necessario puntare a un nuovo Rinascimento dell’arte e della cultura nel nostro Paese.

Venerdì 10 maggio/ Teatro Gassman - Borgio Verezzi / ore 10.30

ROBERTO CIUFOLI in OH! DISS’EA

Scritto e diretto da Roberto Ciufoli / sassofoni e duduk Maurizio Camardi / Produzione Aida Studio

Ulisse e il suo viaggio senza fine, un esempio per tutti, la curiosità, la voglia di conoscere e di esplorare che c'è o ci dovrebbe essere in ognuno di noi. Dopo il lungo assedio di Troia è partito, dritto verso Itaca e la sua bella Penelope o ha bighellonato per dieci anni prima di trovare la strada di casa? Ulisse, l'immagine dell'uomo moderno o semplicemente un distratto? Il quesito che da secoli attanaglia studiosi e letterati, finalmente troverà risposte. Roberto Ciufoli propone una personalissima riscrittura del famoso poema omerico, un'occasione irrinunciabile per un'approfondita analisi comica.

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