Non si abbassa la guardia in merito alla questione Cpr ad Albenga e, sebbene per il momento il governo taccia, l’amministrazione comunale chiede riscontri sulla richiesta di accesso agli atti formulata lo scorso novembre.
Ricapitolando cosa ha portato il sindaco Riccardo Tomatis e l’amministrazione comunale a muoversi su tale tema, occorre ricordare che negli ultimi mesi del 2023 era emersa l’intenzione, da parte del governo, di realizzare un Cpr in Liguria. Tra le ipotesi vagliate anche quella dell’ex caserma Piave di Albenga, dove lo scorso 26 ottobre era stato effettuato un sopralluogo da parte di tecnici del Ministero della Difesa. A fronte di ciò il Comune di Albenga si era immediatamente mobilitato per esprimere, in modo chiaro e deciso, le ragioni del proprio dissenso conferendo, tra le altre cose, incarico a un legale per seguire Albenga in questa vicenda e attraverso la formulazione, da parte del sindaco Riccardo Tomatis, della richiesta di accesso agli atti per inserirsi nell’ambito dell’eventuale procedimento amministrativo che si potrebbe instaurare.
“Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro in merito alla richiesta formulata – spiega il primo cittadino -. Sebbene il governo al momento sia silente, tuttavia, l’attenzione sul tema è sempre alta e non intendiamo abbassare la guardia. Per questo sollecitiamo il riscontro alla richiesta formulata ad ottobre e ci auguriamo che si possa esplicitamente e definitivamente escludere Albenga e il nostro territorio quale sede per realizzare una struttura simile”.
“Come già sottolineato siamo pronti a batterci per questo, precisando che oltre alle ragioni del "No" alla realizzazione di un CPR sul nostro territorio, già più volte espresse, insieme a Cassa depositi e prestiti e ai progettisti del MasterPlan di Vadino, stiamo già studiando soluzioni che contemplino interventi pubblico/privati per la valorizzazione dell’ex Caserma Piave” conclude il sindaco Tomatis.
Le ragioni del No
Il "No" del sindaco Riccardo Tomatis arriva deciso per ragioni legate alla natura lesiva dei più elementari diritti alla persona di siffatti centri, per ragioni di opportunità (Albenga e il suo entroterra sono diventati in questi ultimi anni vero e proprio fiore all’occhiello del ponente Ligure per il turismo e l’outdoor), ma anche per ragioni tecniche:
Ubicazione dell’ex Caserma Piave in pieno centro abitato, - Ubicazione in zona a vocazione turistica,
Ubicazione in zona che prevede un importante intervento di riqualificazione,
Ubicazione in zona rossa a rischio idraulico molto elevato e pericolo di esondazione “che non può comportare destinazioni d’uso che aumentino il carico insediativo”,
Esiste un vincolo monumentale non solo sugli edifici, ma anche sul piazzale,
All'interno della Piave è operativo un poligono di tiro utilizzato da tutte le forze dell'ordine della zona che mal si concilia con la realizzazione di un CPR,
Gli edifici e gli accessi alla Caserma non hanno le caratteristiche di sicurezza antisismica per garantire la sicurezza delle persone all’interno.