Attualità - 15 gennaio 2024, 14:43

Finale tra le regine del turismo ligure, ma quanto pesa il calo degli italiani? Argento (albergatori): "Puntiamo su sport e wellness"

Bilancio positivo per la destinazione dal 2019, la proposta per implementare ulteriormente il mercato e riacquisire una "fetta" di clientela più orientata alla ricettività negli hotel

Sono dati confortanti quelli che giungono, in termini di presenze, per il 2023 di Finale Ligure dal punto di vista turistico, in un anno dove nella maggior parte della nostra provincia e non solo vi è stata una leggera flessione.

L'ultimo report dell'Ente Bilaterale del Turismo del Savonese e quello precedente di Confcommercio hanno infatti sottolineato come il comprensorio finalese resti uno dei punti di riferimento per le presenze e gli arrivi, in particolare dall'estero e anche al di fuori della stagione estiva, con una destagionalizzazione all'insegna dell'outdoor. E lo conferma anche l'Osservatorio Turistico Regionale della Liguria, dove la località del medio ponente savonese 756mila presenze da gennaio a settembre, con una crescita complessiva del 7% rispetto al 2019.

Un risultato frutto di un "mix di offerta, che va dal balneare all’outdoor, dalla cultura alla natura, fino all’enogastronomia" del territorio, riflesso anche "della solidità del nostro approccio strategico" secondo il sindaco Ugo Frascherelli, come riportato sul portale ufficiale del turismo finalese. Un approccio quello di "investire nella diversificazione dell’offerta turistica, valorizzando le peculiarità che ci rendono unici e puntando a sempre nuovi mercati internazionali", che l'Amministrazione intende portare avanti in un 2024 "anno ricco di opportunità [..] pronti a coglierle, insieme a tutti gli operatori locali, che a vario titolo alimentano con impegno e successo la filiera turistica".

Un invito che il già rappresentante degli albergatori locali Gianni Argento riprende "sul serio" partendo dall’integrazione di quello che definisce "multiprodotto" del Sistema Turistico Locale, sottolineando l'importanza delle 756mila presenze del 2023 ma, al contempo, soffermandosi sul -6,2% di turisti italiani: "Se insieme all’Osservatorio Turistico vi fosse un Osservatorio Economico Locale, si potrebbe dare il giusto 'peso' a questo calo e al +36% di stranieri. La mia impressione è che il primo valga economicamente molto più del secondo, 2 milioni di euro di perdita a confronto del guadagno di un milione". Esattamente la metà del fatturato quindi.

"Questa equazione 'presenze-fatturato-lavoro' potrebbe essere una delle spiegazioni per cui il lavoro risulta essere ancora precario e non si stabilizza - continua però Argento - D’altronde la domanda che bisogna farsi è: visti i numeri, perché non vi sono nuove aperture di hotel? Perché gli alberghi 4 stelle e molti 3 stelle sono chiusi, alcuni fanno fatica a stare aperti o aprono in primavera inoltrata?. L’incidenza dell’outdoor negli hotel non supera il 2% e con la bassa qualità non si fa il bilancio e non pagano gli stipendi".

"Le pur importanti presenze, a mio avviso, non genarono occupazione stabile oltre a creare una serie di problematiche logistiche alla città che per alcuni target diventa penalizzante: parcheggi, viabilità, sicurezza sono alcune questioni che necessitano risposte" aggiunge ancora l'albergatore finalese ribadendo uno dei suoi "cavalli di battaglia", ossia l'opportunità offerta dal turismo "Sport&Wellness" per la cittadina rivierasca quale ulteriore elemento.

"In un panorama italiano dove sono ancora pochissimi i territori che si sono dotati di una chiara strategia su questo tipo di turismo spendibile sul mercato nazionale e internazionale, Finale ha di fronte a sé straordinarie opportunità di posizionamento come Destinazione specializzata su questi temi - prosegue - Tra i molti assets su cui può contare per essere una 'Sport & Wellness Destination' credibile sul mercato ne emergono due in particolare: la presenza di un 'nocciolo duro' di operatori turistici già fortemente orientati sul tema o un patrimonio ambientale e outdoor unico nel suo genere e a forte vocazione sportiva".

Da qui una proposta: "Realizzare in questi mesi uno studio preliminare di un Piano Strategico dello Sport e del Wellness, sia per i turisti che per i residenti di Finale Ligure, sul quale ingaggiare i candidati sindaci alle prossime elezioni e fare assumere impegni precisi su investimenti pubblici sul tema per il futuro della comunità, dei suoi abitanti e dei suoi visitatori, per finire, delineare e gestire i tre assets strategici per Finale Ligure: balneare-outdoor-wellness" conclude Argento.