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Attualità | 13 gennaio 2024, 14:30

Andora, celebrati i 50 anni di volontariato e generosità dell'Antincendio Boschivo e del Gruppo Comunale di Protezione Civile

La rassegna "Storie Andoresi" ha ricordato i fondatori, l'evoluzione tecnica dalle frasche utilizzate negli anni '70 per contenere gli incendi ai moderni mezzi di oggi

Andora, celebrati i 50 anni di volontariato e generosità dell'Antincendio Boschivo e del Gruppo Comunale di Protezione Civile

Il comune di Andora ha celebrato i 50 anni di volontariato e generosità dell'Antincendio Boschivo e del Gruppo Comunale di Protezione Civile. C'è stato un tempo in cui i volontari di Andora affrontavano gli incendi con delle semplici frasche tagliate sul posto  e roncole. In 50 anni di attività, l'A.I.B e il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Andora  hanno conquistato equipaggiamenti e mezzi adeguati e acquisito una professionalità tale da essere chiamati a fare parte della colonna mobile regionale intervendo su scenari nazionali. 

"Ciò che non è mutato è la passione e la generosità dei volontari che si misurano in ore di lavoro a contrastare gli incendi o i danni di alluvioni o tempeste, sottraendo tempo a lavoro, famiglia e svago" - ha dichiarato il sindaco Mauro Demichelis - Mai  in questi anni, ho ricevuto un no da questi ragazzi quando c'era in gioco la sicurezza dei cittadini o operazioni di prevenzione sul territorio. Spesso gli andoresi non hanno avuto modo di verificare i danni causati dal tempo avverso perché si lavora anche di notte per lo sgombero delle strade o la messa in sicurezza. Non possiamo che esprimerire stima e gratitudine ". 

Tutto questo è stato raccontato e premiato, ieri pomeriggio, in un appuntamento della rassegna "Storie Andoresi", organizzata dall'assessore alla Cultura del Comune di Andora, Maria Teresa Nasi,  condotta dalla giornalista Monica Napoletano, davanti ad un folto pubblico, ad Autorità Civili e

Militari in un  affollato Palazzo Tagliaferro: un racconto, attraverso immagini d'epoca e ricordi di testimoni diretti, di un mondo dove non c'erano i telefonini, le campane della chiesa annunciavano gli incendi per radunare i volontari, non ancora iscritti in un gruppo ufficiale, e la gente partiva anche per svariate ore o giorni senza poter dare notizie a casa.

 Nel '72, da una idea dell' assessore Boati, il primo nucleo di amici e operai comunali. Nel '76 l'ufficializzazione sotto il comandante della Polizia Locale Rotondo e poi il sempre maggiore riconoscimento fino agli ultimi due decenni, con sedi, mezzi, equipaggiamento e formazione aggiornati costantemente grazie al supporto del Comune di Andora e di Regione Liguria e della  Comunità Montana Ingauna e della Fondazione De Mari per l'acquisizione di alcuni dei mezzi in dotazione. Nel 2002 l'inaugurazione della prima sede che si è evoluta nel 2013 e negli anni successivi come vera e propria sede operativa.

A raccontare l'evoluzione sono stati i vari Responsabili del gruppo che si sono succeduti negli anni con particolare attenzione ai racconti dei fondatori e dei primi responsabili operativi come Ezio Setti, ex Comandante della Polizia Locale,  primo alla guida dell'A.I.B. e Guido Bianco, nonché il volontariato  Pietro Vittore fondatore insieme a Angelo Lanfredi, Giuseppe Garassino (Zio Beppe a cui è intitolata la sede), Franco Zuliani, Luigi Petrucco ( a cui è intitolata la sala operativa),  Marco Gagliolo, Bruno Lanfredi e Giovanni Munisteri. 

"Ci siamo conquistati il rispetto negli anni e lottato per avere i mezzi - ha raccontato Ezio Setti, eletto negli anni 70 a Responsabile senza che si fosse neanche candidato alla carica. 

Guido Bianco che gli è succeduto,  ha espresso tutta la sua gratitudine ai fondatori e a tutti i volontari che hanno operato e trasmesso esperienza e passione.

Alberto Petrucco, attuale Responsabile operativo che ha raccolto il testimone da Fabio Curto, è entrato in Protezione Civile giovanissimo. 

"Sono grato alla saggezza dei fondatori e a coloro che in questi anni hanno lavorato sodo per portare il gruppo a questi livelli: hanno permesso a me ragazzino di sedici anni di imparare ad assumermi nel tempo sempre  maggiori responsabilità - ha dichiarato Petrucco - Questo è un lavoro di squadra in cui ognuno di noi ha un compito, sia in tempo di pace che operando in scenari critici. È questo che permette il successo delle operazioni. Passione, aggiornamento e l'esempio di chi ci ha preceduto sono fondamentali anche nei numerosi scenari nazionali di terremoti e alluvioni in cui abbiamo operato in questi anni".

Un gruppo che fa squadra per molte iniziative con il Gruppo Alpini Val Merula, la Croce Bianca  e l'Associazione Arma Aeronautica di Andora. 

Il Comandante della Polizia Locale di Andora, ingegnere Paolo Ferrari che guida il settore comunale di Protezione Civile, ha parlato dell'evoluzione del Piano di Protezione Civile Comunale e dell'importanza di incontrare  i cittadini per sensibilizzarli sui comportamenti più idonei da attuare prima e del corso degli eventi meteo avversi.

Al termine del racconto di Storie Andoresi, a cui hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio comunale Daniele Martino e l'assessore alle Politiche Sociali Monica Risso, il Sindaco Mauro Demichelis e il Responsabile Alberto Petrucco hanno premiato i volontari e tutti i responsabili che si sono succeduti alla guida dell'Aib e del Gruppo Comunale di Protezione civile. Il gruppo a sua volta ha voluto consegnare il simbolo dell'Aib al sindaco Mauro Demichelis 

"È un ringraziamento per essere stato sempre con noi sul campo in tutte le emergenze e per il supporto dato in questi anni con l'Amministrazione" - ha dichiarato Alberto Petrucco.

I materiale fotografico  e i due video proiettati nel corso del pomeriggio sono stati realizzati  da Peter Plagwitz.

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