"Il consigliere Eraldo Ciangherotti continua a regalare ai cittadini di Albenga le sue suggestive interpretazioni della realtà, ormai ci possiamo aspettare che, prima o poi, cercherà di convincerci che gli asini volano e che il principe azzurro è un suo caro amico e lo aiuterà a vincere le elezioni. Ormai da mesi il consigliere Ciangherotti, in verità ben coadiuvato dagli altri esponenti del centrodestra albenganese, sostiene l’insostenibile. Sarebbe, infatti, colpa del sindaco Riccardo Tomatis se la Prefettura ha ritenuto che il comune di Albenga dovesse ospitare una ventina di profughi. Sarebbe poi sempre colpa del sindaco se il governo, in accordo con la Regione Liguria, decidesse di attivare ad Albenga un CPR. L’ospedale di Albenga progressivamente ed inesorabilmente depotenziato, mortificato, svuotato, in attesa di essere ceduto ai privati, con grande godimento degli stessi? Ovviamente colpa del sindaco e non della giunta regionale a trazione centrodestra. Il governo centrale, la Prefettura, la Regione sono tutte istituzioni superiori, nei confronti delle quali il sindaco di un Comune può fare ben poco".
Così, attraverso una nota stampa, la sezione di Albenga del Partito Democratico.
"La politica sanitaria è di esclusiva competenza della Regione, la scelta su dove collocare i CPR e competenza del Ministero degli Interni in accordo con le giunte regionali mentre la Prefettura esercita le prerogative del governo sul territorio provinciale - si legge ancora nella nota - Tutto questo il consigliere Ciangherotti dovrebbe ben saperlo, vista la sua lunga esperienza politica, ma nei suoi ripetuti sproloqui sembra averlo dimenticato. Nello stesso modo in cui non nota che il governo centrale e regionale appartengono entrambi alla sua amata coalizione di centrodestra. Gli organi dello stato che stanno imponendo alla nostra città scelte assurde e penalizzanti sono compagni di merende (e di coalizione) del nostro Ciangherotti & C., ma la colpa è del sindaco… Particolarmente interessanti sono, in particolare, le motivazioni che il nostro eroe esprime in relazione all’ospedale di Albenga: in sostanza lo stesso non avrebbe più un pronto soccorso e sarebbe stato sistematicamente depotenziato a causa del sindaco non sufficientemente “simpatico” e “accondiscendente” nei confronti dell’amministrazione regionale. Quindi, se il dott. Riccardo Tomatis fosse stato più “carino” con Toti ad oggi l’ospedale sarebbe splendidamente funzionante. Questa tesi è oltremodo suggestiva, perché significherebbe che la politica sanitaria della Regione Liguria, oltremodo scellerata e devastante sia per la sanità pubblica che per i territori, sarebbe attuata sulla scorta di “simpatie” e non sulla base di una pianificazione progettuale (per quanto incomprensibile)".
"In ogni caso tutto questo gioca con la pelle dei cittadini - concludono dal Pd di Albenga - Sarebbe bello conoscere il pensiero dell’amministrazione regionale in merito a queste affermazioni di un esponente della loro stessa coalizione e che di questa si erge sempre a portavoce".