Il Consiglio Regionale ha approvato un emendamento per l’innovazione forestale, il che significa che il regolamento forestale verrà semplificato e reso più funzionale, così da fornire un supporto concreto al comparto selvicolturale del territorio e, di conseguenza, alle aziende che vi operano. Una vera e propria innovazione che va incontro alle esigenze della regione italiana con il più alto indice di boscosità d’Italia.
Questa la dichiarazione del Consigliere regionale Stefano Mai, che riporta la notizia e specifica che le modifiche riguarderanno le opere necessarie al lavoro di taglio, di esbosco di prodotti legnosi e canoni. Stiamo parlando di manutenzione di strade forestali, creazione di nuove aree per il deposito e installazione di macchinari innovativi in apposite piazzole; ma anche di semplificare il deposito e la movimentazione del legname, dunque semplificare e migliorare le condizioni di lavoro delle imprese.
"Queste disposizioni non possono che avere un impatto positivo sulla gestione del patrimonio forestale ligure, anche e soprattutto per l’importanza che ha per la nostra regione,” commentano Marcello Grenna e Antonio Ciotta, presidente di Coldiretti Savona e Direttore di Coldiretti Savona. “la Liguria ha un indice di boscosità pari al 73%, contro il 36% della media nazionale. Le necessità del comparto selvicolturale sono immense, e cambiano con il passare del tempo. Per questo era necessaria un’azione comune volta all’innovazione e all’ammodernamento dell’intero settore".
Le modifiche sono il risultato di un lungo lavoro da parte del Tavolo della Forestazione avviato nel 2018, che mirava ad attualizzare le necessità della selvicoltura locale e al programmare interventi mirati allo scopo di avvicinarsi agli operatori di settore e migliorare la gestione del patrimonio forestale ligure.
"Siamo molto soddisfatti di questo primo grande risultato,” concludono Grenna e Ciotta. “E siamo fiduciosi che questa progettualità avrà un impatto positivo sulla gestione dei boschi e sulla sicurezza del territorio, sempre al primo posto nel controllo del dissesto idrogeologico e nel recupero dei boschi abbandonati".