Attualità - 08 gennaio 2024, 11:48

Savona, villette dall'ex Playa il Consiglio di Stato dà ragione al Comune sul calcolo dei volumi

La proprietà riteneva che il porticato non dovesse essere considerato nel totale delle volumetrie, al contrario di quanto ha stabilito la Commissione edilizia di Palazzo Sisto

Una simulazione grafica delle abitazioni dall'ex La Playa

Con lo spostamento dei vecchi bagni da via Nizza alle Fornaci, alcuni anni fa, si è ha aperta la strada all'operazione edilizia della realizzazione di alcune villette dagli ex bagni la Playa.

Un'operazione però controversa che è finita davanti al Tar e più recentemente al consiglio di Stato, con un contenzioso non sulla costruzione ma su alcuni dettagli del progetto voluto dai Gavotti e dalla Criemar.

La questione riguarda infatti l' intervento di recupero, con demolizione e ricostruzione con incremento volumetrico dell'ex La Palya, attualmente in stato di abbandono. Il fabbricato da demolire ha un solo piano terra mentre quello da realizzare presenta un piano terra, detto a pilotis, cioè completamente aperto e occupato solo dalle scale di accesso all’edificio, con un secondo piano, per un volume di circa duemila metri cubi, il 35 per cento in più dell'attuale manufatto degli ex bagni, come prevede da normativa regionale.

Il Comune di Savona, su parere della Commissione edilizia, nel 2019 aveva dato parere negativo sull'intervento di recupero perché non venivano conteggiati i volumi del piano terra a pilotis, in base ad una definizione della legge regionale dove si definisce la volumetria esistente come "l'ingombro geometrico della costruzione".

La proprietà aveva allora impugnato l'atto e fatto ricorso al Tar che aveva dato ragione a Palazzo Sisto. La sentenza del Tar è stata poi impugnata da Gavotti e Criemar di fronte al Consiglio di Stato che si è pronunciato anch'esso a favore di Palazzo Sisto, cosa che richiederà quindi una revisione del progetto e e dei volumi complessivi.