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Politica | 06 gennaio 2024, 20:00

Misure alternative al reddito di cittadinanza, Marabello: "Governo in grave ritardo, rischio macelleria sociale anche nel savonese"

L'esponente del Movimento "Indipendenza" con Gianni Alemanno: "Ci domandiamo se il Parlamento è consapevole di questa situazione e quali interventi intenda adottare"

Misure alternative al reddito di cittadinanza, Marabello: "Governo in grave ritardo, rischio macelleria sociale anche nel savonese"

"Nella provincia di Savona più di 500 nuclei familiari, rispetto agli attuali 2.365, hanno perso il reddito di cittadinanza. Le misure alternative al reddito di cittadinanza create dal governo Meloni sono in grave ritardo di applicazione, creando così pesanti disagi a livello nazionale ad almeno un milione di famiglie di soggetti fragili". 

Così Fabrizio Marabello, esponente del Movimento "Indipendenza" con Gianni Alemanno, membro della Direzione Nazionale, Coordinatore di Savona e provincia.

"Ieri con un comunicato ufficiale l’INPS ha reso noto che con ogni probabilità l'assegno di inclusione (Adi) a un milione di famiglie di soggetti fragili sarà pagato con un ritardo di un mese, pagando quindi a febbraio anche la rata pregressa - prosegue Marabello - Stiamo parlando di famiglie over 60, donne con minoria carico, disabili e persone a carico dei servizisociali, cioè famiglie che non si possono permettere di rimanere un intero mese senza nessuna forma di sostegno. D’altra parte era evidente che un disagio di questo genere si sarebbe creato, visto che soltanto il 18 dicembre gli uffici dell’INPS hanno aperto gli sportelli per ricevere le domande dell’Adi. A questo si aggiunge che l’INPS non sta pagando una buona parte delle indennità Sfl (Supporto per la formazione e lavoro) di € 350 a disoccupati che, già da settembre, stanno frequentando i corsi di formazione". 

"Tutto questo è particolarmente grave se si considera la repentinità con cui è stato abolito il reddito di cittadinanza e la modestia delle misure alternative che sono state previste in sua sostituzione. Questo significa che la parte più povera della popolazione italiana, come il Movimento "Indipendenza" aveva previsto, oggi si trova con tutele precarie, insufficienti e in ritardo di applicazione - conclude l'esponente del Movimento "Indipendenza" con Gianni Alemanno - Ci domandiamo se il Parlamento è consapevole di questa situazione e quali interventi il ministro del Lavoro Marina Calderone intende adottare per evitare questa vera e propria macelleria sociale". 

Comunicato Stampa

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