Politica - 05 gennaio 2024, 10:00

Pietra, il consigliere Carrara: "Scongiurata dalla Sovrintendenza la demolizione delle due ville antiche sul Trabocchetto"

Stop alla pratica definita dal consigliere di minoranza "l'ennesima colata di cemento di un piano casa che si voleva fare a ridosso del cimitero"

"Ricordate il "piano casa" delle due ville antiche sul Trabocchetto, già proprietà Morello e Pellegrini, che contenevano tre appartamenti, ma che uno sconsiderato e impudente "piano casa" voleva radere al suolo per farne volumetria cementizia "ampliabile", riutilizzandola in una nuova costruzione di ben quattordici nuovi appartamenti, ma a ridosso del cimitero di Pietra Ligure? Ricordate gli interventi fatti in Consiglio comunale, in seguito alle indagini svolte al riguardo, che avevano evidenziato spaventosi "svarioni" nella procedura e atti presi da organi istituzionali, che sembravano più preordinati a fare l'interesse dell'impresa edile, che quello "pubblico"? Ricordate la "levata di scudi" dei cittadini che si ersero a "comitato civico" per impedire questa infamia che, oltre a buttar giù due ville antiche e a permettere l'ennesima colata di cemento, avrebbe "dirottato" tutti i nuovi abitanti delle nuove case su una stretta stradina di una sola corsia? Ricordate che, a questo proposito fu sollecitato l'intervento della Sovrintendenza ai monumenti? Bene. Se avete rammentato la questione, essa, finalmente, è giunta al suo apparente epilogo". 

Così Mario Carrara, consigliere comunale di minoranza a Pietra Ligure.

"La Sovrintendenza ai monumenti di Genova ha emanato un parere che, in pratica, "blocca" ed annulla tutta la pratica - spiega l'esponente di minoranza - La Sovrintendenza era stata sollecitata da noi informalmente, come cittadini, e poi, in modo formale, dallo stesso Sindaco De Vincenzi, ma, da quest'ultimo, solo per il clamore e l'indignazione che la vicenda stava suscitando e solo "dopo", non "prima", che fossero stati posti in essere atti amministrativi che, rapidamente, invece miravano al rilascio del permesso a costruire ed a iniziare i lavori. La Sovrintendenza ha scritto che non tanto le case antiche in sé per il loro valore, quanto tutta la zona sovrastante il cimitero di Pietra Ligure, fatta a terrazzamenti, è da considerarsi di valore architettonico, quale "area naturale  di rispetto che assicura il decoro del bene culturale, ne garantisce l'integrità e ne permette, quindi la fruizione dei valori architettonici". La Sovrintendenza conclude il suo parere, scrivendo: 'Alla luce di quanto sopra, dei sopralluoghi effettuati e delle ricerche fatte, questa Soprintendenza ritiene che ci siano gli estremi per un vincolo di rispetto sulle aree circostanti il cimitero e valuterà l’avvio del procedimento per la tutela indiretta ai sensi dell’art. 46 e segg. del D.Lgs. 42/2004'".

"Altro che, come, invece, voleva fare al contrario De Vincenzi con i suoi seguaci che il 18 ottobre 2022, ridussero l'area di rispetto cimiteriale, che da sempre era a 200 metri dal muro del camposanto, portandola a soli 50 metri, che era il minimo "igienico" di legge - continua Carrara - I motivi per cui quella "riduzione" veniva proposta nella pratica in discussione erano sostanzialmente "inconsistenti" e,  durante il Consiglio, non vennero sostanzialmente spiegati, facendo, così,  apparire "sospetto" il fatto per cui un provvedimento, così raro e inusuale, come ridurre le distanze dal cimitero dovesse essere adottato. Il risultato di quella votazione fu i 9 della maggioranza a favore e 1 solo contrario: Mario Carrara. E feci bene a votare contro. Perche "poi" se ne vide il "perché". Infatti, il piano casa della società edile che voleva demolire le case e ricostruirne "in loco" le cubature con gli ampliamenti consentiti, prevedeva proprio che il nuovo complesso edile di ben 14 nuovi appartamenti sarebbe stato costruito proprio sul limitare dei 50 metri della nuova distanza minima dal cimitero. Se quest'ultima fosse stata, per ipotesi, di 60 metri, costruire non sarebbe stato possibile. Questo è il primo caso, in 45 anni come Consigliere comunale, in cui sembri proprio che l'istituzione Consiglio comunale abbia dato l'apparenza di aver agito non tanto per un interesse pubblico, quanto per favorire un interesse privato".

"Tra i tanti di questa pratica sciagurata, rimane il mistero di come abbia potuto la commissione edilizia comunale il 16 settembre 2022 dare parere favorevole al progetto, se la riduzione delle distanze dal cimitero sarebbe stata approvata solo un mese dopo, il 18 ottobre 2022, ed il 16 settembre era ancora pienamente vigente il limite dei 200 metri di distanza. Non avrebbe dovuto, invece, respingerlo o rinviarlo indietro? Come rimane un mistero altrettanto grande il fatto che la giunta De Vincenzi il 15 novembre 2022 abbia approvato la bozza di convenzione urbanistica con la società edile, che spianava a quest'ultima la strada verso il rilascio del permesso a costruire. Incredibilmente, ad oggi, la Convenzione urbanistica approvata dalla Giunta Comunale il 15 novembre 2022, non è mai stata revocata ed è, quindi, pienamente operativa. Che roba! Tutti atti fatti velocemente e senza fare una valutazione non tanto "approfondita", quanto solo "una semplice valutazione" di tutti gli aspetti di questo progetto edilizio. Aspetti di una gravità sconcertante che, singolarmente, uno per uno, avrebbero meritato che la pratica fosse bloccata e bocciata". 

"Ad esempio, quello per cui a fronte della costruzione di ben 14 nuove unità immobiliari, si prevedevano solo 10 posti auto. E gli altri quattro?  O quello per cui sul sedime delle ville abbattute sarebbe stato costruito un parcheggio "a raso", ma "radendo al suolo" le grotte esistenti nel suo sottosuolo, nonostante esse fossero evidenti, rilevate, documentate ma, soprattutto, protette e tutelate da una norma di legge, la legge reg. 6/10/2009, n⁰39. Perché nessuno ha avuto nulla da ridire? O quello per cui i nuovi abitanti delle nuove 14 unità immobiliari avrebbero dovuto percorrere, per andare e venire da casa loro, una stradina stretta ed angusta, già oggi in affanno a sopportare il traffico che c'è. Come avrebbe potuto reggere anche l'impatto del nuovo quartiere che su di essa sarebbe gravato? Perché non era stato fatto nessuno studio, nessuna progettazione sugli accessi sostenibili dei veicoli per il nuovo complesso immobiliare? E nessuno, né la Commissione edilizia, né la Giunta che ha approvato la bozza di convenzione urbanistica, si è accorto (o voluto accorgere?) che le norme urbanistiche vigenti, che consentono la traslazione dei volumi, prescrivono che essi (i volumi da traslare) non siano superiori a 1000 mc. complessivi, mentre in questo caso i volumi erano di ben 1654,91 mc! (Art.24, norme attuazione strum. urban. gen.)".

"Ma cose del genere, come tutte le altre "criticità" suddescritte,  non le avrebbe dovute rilevare la Commissione edilizia? Sennò cosa ci sta a fare? Non le avrebbe dovute rilevare la Giunta Comunale "prima" di approvare frettolosamente la bozza della Convenzione, che preludeva al permesso a costruire? Magari, rinviando la pratica agli uffici e chiedendo approfondimenti e chiarificazioni? Non le avrebbe dovute rilevare lo stesso Sindaco Luigi De Vincenzi, come assessore all'edilizia privata ed Assessore all'urbanistica? Oppure, più semplicemente, come ex tecnico comunale degli uffici dell'edilizia privata di Pietra Ligure e di Borghetto Santo Spirito, cosa per la quale egli si vanta, ad ogni piè sospinto, dell'esperienza e della conseguente competenza acquisite in questo settore? Possibile che con l'esperienza e la capacità di cui si vanta egli non si sia accorto proprio di niente? O la pratica, nonostante la sua "delicatezza" e nonostante essa sia di sua competenza come amministratore, egli non l'abbia neanche guardata?".

"Da tutto quanto, derivano queste due considerazioni: oggi, se i cittadini non fossero insorti, se non avessimo presentato Mozioni sul caso in Consiglio Comunale, se gli organi di stampa e d'informazione non avessero reso nota la cosa all'opinione pubblica, le due ville antiche sarebbero già state abbattute e sarebbero già in corso i lavori di sbancamento della collina per la nuova colata di cemento. Se la Sovrintendenza ai monumenti non fosse intervenuta la zona non sarebbe stata assoggettabile "a tutela architettonica", riconoscendosene il valore per la sua preservazione e, con la scellerata riduzione della distanza cimiteriale al limite minimo dei 50 metri, sarebbe stata sempre esposta a probabili "cementificazioni". Se la "Sovrintendenza" non avesse dichiarato la zona assoggettabile a vincolo, allora avremmo presentato un circostanziato esposto alla magistratura, in cui spiegavamo tutti gli aspetti della vicenda. E ce n'erano da spiegare…" conclude infine il consigliere Carrara.

Redazione